Centomila presenze in 20 giorni di manifestazione, questo è il risultato-record dell’Agosto Montefalchese 2015, e con immensa soddisfazione il Sindaco Donatella Tesei e l’Assessore al Turismo Daniela Settimi incassano l’ennesimo grande successo della loro gestione amministrativa, con Montefalco tutto vero trionfatore dell’estate in questa parte di Umbria.
La manifestazione, che già parte avvantaggiata svolgendosi in uno dei 20 borghi più belli d’Italia, sicuramente uno dei più affascinanti dell’Umbria, è un mix azzeccatissimo di arte, cultura, spettacolo e tradizione ed alterna in 20 tiratissimi giorni, concerti, mostre, spettacoli a sentitissime gare di rievocazione storia tra i rioni.
Il gran finale, per tradizione, è la serata della corsa dei tori, ultima delle cinque sfide chele le quattro contrade debbono sostenere, sicuramente la più particolare, partecipata e sentita. In realtà a termini di punteggi assegnati, essa vale come le altre gare, ma offre uno spettacolo ed un coinvolgimento imparagonabile.
Il meccanismo poi per decretare il rione vincitore di tutta la kermesse è studiato per arrivare alle serata finale in un clima di suspance e trepidazione: infatti delle quatto gare già disputate prima dell’inizio della corsa dei tori, di due si conosce il risultato (quelle a punteggio) e delle altre due (quelle a valutazione)non ancora.
Ieri sera la situazione di partenza vedeva il rione di San Fortunato in vantaggio con due primi posti nelle gare della staffetta e della balestra, mentre per tamburini e sbandieratori, come detto, le buste con le valutazioni non erano state aperte ed i conteggi non erano ancora stati effettuati, anche se la sensazione era che in queste specialità San Fortunato non avesse primeggiato. Il rione di San Bartolomeno, quindi, con due secondi posti nelle gare a punteggio e buone sensazioni di successo nelle altre due sfide, tallonava, se non superava di misura, i cugini-rivali.
La corsa dei tori, quindi, era l’ago della bilancia, la gara decisiva da conquistare ad ogni costo e San Fortunato ha messo subito le cose in chiaro con una prima manche, che ha visto il suo toro Tantatara contrapposto al toro Thor di San Bartolomeo, vinta con l’incredibile tempo di 26,44 secondi e condotta alla perfezione dai suoi maestri di corda.
L’atra manche ha visto correre il toro Gallardo per Sant’Agostino contro il toto Aventador di San Francesco, con vittoria di misura di Sant’Agostino con il tempo di 29,39 secondi.
Si andava così all’intervallo, che, come da tradizione, ha visto le luci della ribalta puntate sulla madrina della serata, quest’anno il caporal-maggiore dell’Esercito Italiano umbra Diana Bacosi, umbra di origini e campionessa italiana della nazionale olimpica di tiro a volo, applauditissima dal numeroso pubblico sotto gli occhi di un gongolante Luciano Rossi, Senatore della Repubblica e Presidente nazionale della FITAV.
Ci si avvicinava così così al momento decisivo, preceduto dalla sfida per il 3° e 4° posto, vinta al fotofinish da San Francesco (33,25) su San Bartolomeo (33,76) che con questo ultimo posto si è di fatto giocato la vittoria finale del Falco d’Oro.
La sfida finale ha visto contrapposti i due tori migliori e ha visto trionfare il toro di Fortunato (28,02) su quello di San Agostino (28 73) con un finale sul fin di lana che ha premiato l’equipaggio meglio organizzato.
Ed è stata subito festa grande, con tanto di invasione di campo e ovazione del pubblico al momento della consegna del prezioso drappo, quest’anno dipinto utilizzando vino Sagrantino dall’artista di fama internazionale Daniele Procacci.
Poi tutti in piazza per il verdetto finale e definitivo, con il quartiere di San Fortunato lanciatissimo verso la vittoria finale con i tre successi nella tre gare a punteggio palese sulle cinque disputate.
Ma la vittoria finale non è stata né facile né scontata: infatti l’apertura delle buste ed i conteggi delle sfide di tamburini e sbandieratori hanno visto San Fortunato nelle ultime posizioni, tanto che San Agostino, con una vittoria (tamburini) e un piazzamento, sommato agli altri piazzamenti già acquisiti, si portava ad una sola lunghezza da san Fortunato, che quindi di misura, ma con grande gioia, si è aggiudicato il Falco d’Oro 2015 con 15 punti finali totali (San Agostino 14 – San Bartolomeo 12 – San Francesco 9.