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Aggressioni agenti nelle carceri, Puletti: “Intollerabile, subito audizione in III Commissione”

Dopo l’ennesima aggressione subita da agenti della polizia penitenziaria ad opera di detenuti – l’ultimo episodio a Terni, con il ferimento di tre agenti, segue di un giorno il caso avvenuto a Capanne – il consigliere regionale della Lega Manuela Puletti, a capo del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione del partito, chiede un’audizione urgente in III Commissione.

“Serve ascoltare le testimonianze dei diretti interessati per trovare, nelle sedi opportune, le giuste decisioni. Chiedo pertanto al Presidente della III Commissione di convocare, con celerità, il Garante dei detenuti, i direttori delle quatto carceri umbre e i sindacati per avere un focus sui recenti fatti di cronaca, sempre più numerosi, che hanno interessato gli Istituti penitenziari in questi giorni. Più volte ho sottolineato l’esistenza, in Umbria, di un organico non sufficiente e del sovraffollamento dei detenuti, ma restano altresì intollerabili e ingiustificate le continue aggressioni ai danni dei nostri agenti, che nonostante turni estenuanti, ferie arretrate non godute e tempo tolto alle famiglie continuano ad essere vittime di detenuti aggressivi, che addirittura pretendono con metodi violenti di alterare gli equilibri all’interno delle carceri. Aspetti che mi hanno portato a chiedere l’istituzione del Garante dell’Agente”.

“So benissimo – ricorda Puletti – che i soggetti sopra citati sono stati già auditi, e da quelle interlocuzioni è nata una proposta di risoluzione poi approvata dall’aula. Credo altresì che la politica abbia il dovere di tenere alta l’attenzione sulle criticità regionali e su questo anche la Presidente Tesei si è dimostrata particolarmente sensibile e a questa tematica. Il fatto che certe aggressioni siano usuali non è certamente una giustificazione e come rappresentanti delle Istituzioni non dobbiamo e non possiamo assuefarci a questi fatti di cronaca considerandoli normali, ma adoperarci ad ogni livello per contrastarli, mettendo innanzi tutto gli agenti nelle condizioni di poter svolgere il loro importante lavoro in sicurezza”.

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