Cronaca

Aggressione in centro, duro intervento della Lega Umbria Foligno

La Lega Umbria Foligno – attraverso una nota stampa – ‘esprime  pieno dissenso per un episodio di cronaca avvenuto durante la notte in pieno centro città. Un giovane, che ha assistito a pesanti apprezzamenti fatti alla sua ragazza, sarebbe stato derubato del proprio cellulare da un gruppo di magrebini’. (Leggi qui)

“L’episodio – scrivono i leghisti – è quello da copione, lo stesso che accade in molte altre città del nostro paese. Scene sempre più frequenti, e caratterizzate da una violenza crescente. Quanto ci vuole per capire che non è possibile andare avanti con questo tipo di accoglienza, né tantomeno sperare in un’integrazione? Sono colossali bugie che non vogliono tener conto di quali soggetti entrano nel nostro paese. Non si tratta di rifugiati (secondo una recente statistica solo al 6% degli immigrati che entrano nel nostro paese è riconosciuto lo status di rifugiato di guerra), ma di soggetti che fuggono dai loro paesi perché hanno problemi con la legge o che sono appena usciti di galera. Persone informate della grande opportunità che viene offerta loro entrando nel nostro paese ed arrivano qui armati di convinzioni che nessuno rettifica. Se consideriamo, poi, l’operato di alcuni giudici che li rilasciano immediatamente giustificando qualsiasi malefatta – prosegue la nota della Lega Umbria Foligno – si capisce bene come questi figuri trovino terreno fertile per alzare la voce ed ostentare tutta la loro arroganza. Che nessuno provi ad etichettare il nostro disappunto come sentimento razzista, perché oltre a dire una colossale scemenza, farebbe solo male alla collettività in cui vive e di cui fa parte”.

“Noi della Lega Umbria Foligno chiediamo che vengano messi in atto serie misure di sicurezza atte a scoraggiare le adunate sediziose, il vagabondaggio, l’accattonaggio e le molestie fisiche e verbali. Vorremmo inoltre ricordare ai buonisti di turno che la politica inclusiva noi della Lega Nord l’abbiamo praticata da sempre ma, in questo caso, non si può più parlare di inclusione. Diremmo piuttosto di poter parlare di una invasione, che si propone il chiaro intento di esercitare il dominio sulla popolazione. Che si rifletta su questo. Ancor prima di prendercela con l’ospite arrogante e prepotente – conclude la nota stampa – noi ce la prendiamo con coloro che sostengono a spada tratta questo massacro sociale (poiché di questo si tratta) che assumerà proporzioni sempre maggiori dagli esiti imprevedibili. Basta buonismo. Ordine e giustizia sociale sono il nostro imperativo non procrastinabile”.