"Rifiutiamo in maniera forte e decisa gli appellativi di ‘’razzisti’’ e tutti gli altri coloriti insulti che, indistintamente, sono stati rivolti alla categoria"
“In riferimento all’increscioso episodio avvenuto in data 6 aprile sulla presunta aggressione avvenuta a Gualdo Tadino (del quale si sta discutendo ininterrottamente sui vari social) non possiamo non esimerci dal condannare non tanto il fatto in sé (sul quale non possiamo assolutamente pronunciarci in quanto non titolati e non presenti al momento) ma soprattutto la violenza verbale scaturita dallo stesso che non è assolutamente né tollerabile né accettabile da una categoria di lavoratori che, con generalizzazione tipica dei fervori incontrollati, viene indistintamente colpita nella sua interezza”.
Apre con queste parole la nota con cui il Segretario Provinciale Piero Iannini di CISAL-FAISA, sindacato che tutela la categoria degli autoferrotranvieri, risponde in via generale alle reazioni provocate dall’aggressione di un cittadino straniero, ma da anni residente in Umbria, accaduta il 6 aprile mentre era alla stazione degli autobus di Gualdo Tadino.
Come si vede dalla foto in copertina, l’uomo era era stato aggredito al volto ed era stato ricoverato all’ospedale di Branca. L’episodio aveva sollevato forti reazioni della politica e dei cittadini.
“Resta fondamento di base, caposaldo nei rapporti umani, il principio secondo il quale non si risponde con violenza a nessun tipo di violenza; non meritiamo il disprezzo regalatoci in questo frangente, non è giusto nei confronti di nessuno fare di tutta l’erba un fascio (soprattutto preventivamente e presuntivamente). Ci sono persone che lavorano sodo in condizioni talvolta anche molto pesanti le quali, non di rado, sono state vittime di aggressioni fisiche, minacce e percosse senza che ci fosse concesso alcun tipo di ‘’calore mediatico’’ soprattutto da parte di coloro che oggi , ripeto, preventivamente , giudicano il fatto dal solo punto di vista dell’appartenenza ad una o ad un’altra razza.
Svolgiamo il nostro lavoro quotidianamente con passione trasportando persone che oramai sono parte integrante della nostra società le quali, nella quasi totalità, rappresentano un valore aggiunto per la stessa . Ci perdonerete quindi se rifiutiamo in maniera forte e decisa gli appellativi di ‘’razzisti’’ e tutti gli altri coloriti insulti che, indistintamente, sono stati
rivolti alla categoria da soggetti i quali, esprimendo tali epiteti, hanno mostrato tutta la loro ipocrisia”.