Incomprensibile la volontà del Ministero dell’Interno di chiedere personale alla Questura di Perugia per mandarlo aggregato a Tarvisio (UD) ed ora anche a Ventimiglia (IM)
(Perugia) In considerazione degli impegni straordinari cui saranno chiamati gli operatori di Polizia, quali Giubileo, ottocentenario della morte di San Francesco , tutt’altro si dovrebbe agire per rinforzare l’organico deficitario della Questura, dei Commissariati e dell’Aereoporto, come anche del Reparto Prevenzione Crimine, della Polizia Stradale e della Polfer.
Apprendiamo con favore l’impegno delle Istituzioni sulle problematiche che affliggono da anni il quartiere di Fontivegge a Perugia. Creare una cosiddetta zona rossa può essere utile a decongestionare l’area della stazione dalla criminalità. Condizione indispensabile però è che per realizzare il presidio della zona rossa arrivino risorse aggiuntive, anche aggregate, perchè ,ovviamente, se le FF.OO. avevano risorse sufficienti per “bonificare la Zona Fontivegge “, già lo avrebbero fatto !!!
Il rischio concreto è quello di amplificare l’effetto coperta corta, andando a sguarnire altri delicati settori della Polizia di Stato o la presenza nelle altre zone della città, leggi movida estiva .
“È opportuno pertanto rivedere e bloccare immediatamente le aggregazioni disposte dal Ministero, chiedere personale a chi ne ha già poco è incomprensibile. Paradossalmente, nell’attuale situazione, dovremmo ricevere noi personale, anche aggregato, come già detto per la sorveglianza della zona rossa per esempio, non mandarlo in altre regioni” dichiara Luca Malossi Segretario Regionale del Siulp.
Fa eco Massimo Pici, Segretario Provinciale Siulp che dichiara: “Confidiamo che nella prossima tornata di movimentazioni del personale prevista e annunciata per giugno venga significativamente incrementato l’organico, speriamo ben oltre le solite pochissime unità. Con un occhio rivolto anche alle Specialità e al Reparto Prevenzione Crimine.”
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