Non si placano le polemiche per l’aggressione ai danni dello scrittore Nicola Antolini, avvenuta sabato pomeriggio nella sala Santa Chiara a Perugia dove, di lì a poco, era in programma la promozione del suo libro ‘Fuori dal cerchio – Viaggio nella Destra radicale italiana’, organizzata da CasaPound Italia. Un librone di 400 pagine scritto da un uomo che ha militato per molti anni nelle file del Pci (anche se da tempo non fa più politica attiva dedicandosi principalmente all’attività di educatore sociale). Ma torniamo alla cronaca.
Nella stanza erano presenti solo l’autore del volume e un esponente di Cpi per ultimare l’allestimento della presentazione quando, all’improvviso, si sarebbero introdotte nell’edificio sette persone incappucciate che hanno iniziato a lanciare sedie contro i due presenti, insultandoli e malmenandoli.
A riportare le conseguenze più pesanti è il professor Antolini costretto al ricovero in ospedale.
La gang, allontanandosi dal luogo dell'aggressione, tenta di assalire anche un giovane militante di Cpi che è in un parcheggio poco lontano.
“Non ho idea di chi possa avermi pestato, ma non credo che l'aggressione sia stata contro me personalmente, piuttosto contro l'iniziativa di CasaPound” ha affermato Antolini, ancora degente al nosocomio perugino.
Nonostante l’aggressione, la manifestazione non è stata annullata: Adriano Scianca, responsabile culturale dell'associazione, ha deciso di portare avanti la presentazione del volume: “Il libro di Antolini – commenta – affronta il tema dei tanti movimenti di destra presenti in Italia, rompendo così certi steccati. E a chi lo ha aggredito, la rottura di questi steccati, evidentemente non sta bene. Sabato, a Perugia, c'era anche una manifestazione di Forza Nuova e gli antifascisti della zona erano decisamente surriscaldati”.
Un clima di intolleranza che sta dilagando soprattutto in quelle aree in cui l’odio prevale sulle ideologie politiche, come afferma anche Andrea Antonini, vicepresidente di CasaPound Italia: “Negli ultimi dodici mesi, gli episodi di violenza e di intolleranza contro le nostre iniziative e i nostri militanti ,sono stati in media uno ogni tre giorni. Non possiamo continuare ad accettare questa situazione, e una volta di più ricordiamo alle istituzioni e alle forze dell’ordine che è loro dovere garantire il diritto allo svolgimento di ogni legittima manifestazione culturale e politica, comprese quelle di Cpi. Si eviterebbe così, come è accaduto sabato all’autore di ‘Fuori dal cerchio’, che persone del tutto estranee all’organizzazione finiscano per pagare anche fisicamente le conseguenze di un’antistorica intolleranza. Al giornalista e scrittore Nicola Antolini, al quale ci accomuna non la politica, ma l’apertura mentale e il rispetto per la libertà di pensiero, va la nostra solidarietà. Augurandoci che, nonostante il suo sia un nome meno noto di quello del direttore di ‘Libero’, Maurizio Belpietro, l’aggressione di cui è stato vittima non passi sotto silenzio”.
La Digos sta già indagando sul grave episodio: all'esame degli inquirenti ci sarebbero anche i filmati di alcune telecamere posizionate nella zona.
(Ge.Ri.)