Aggredita, malmenata e lasciata lungo la strada “ferita e sanguinante”: è quanto sarebbe capitato ad una giovane spoletina, all’indomani dello scorso Natale, lungo una delle vie del centro storico di Spoleto, stando almeno ad un post di una parente della ragazza che ha inteso denunciare l’inquietante episodio su una pagina Facebook dedicata a segnalazioni cittadine.
Il messaggio, postato nella serata di mercoledì 1 gennaio, ha fatto ben presto il giro della città e solo in queste ore trova alcune parziali conferme. La ragazza, stando alla versione dell’autrice del post, è stata ricoverata al pronto soccorso dove i sanitari le hanno riscontrato una microfrattura all’osso sacrale e alcune contusioni, dimettendola dopo poche ore. Di certo la donna, che si trovava a Spoleto per trascorrere le vacanze natalizie con i familiari, ha sporto denuncia al locale Commissariato i cui agenti, sulla base delle indicazioni fornite dalla stessa, hanno già avviato le indagini per risalire all’identità dei presunti aggressori.
La vicenda è seguita con la massima attenzione dalla Procura della Repubblica che sul caso ha aperto un fascicolo. Il fatto sarebbe avvenuto la sera del 26 dicembre lungo via Cacciatori delle Alpi, quando la giovane, che portava con sé il proprio cane e si trovava in compagnia di alcuni amici, sarebbe stata prelevata da almeno 2 persone (ma notizie non ufficiali parlano di 3 uomini e una donna presenti nell’auto), costretta a salire nella autovettura e quindi malmenata. Nulla avrebbero potuto gli amici che si trovavano con lei, che in quel momento si era appartata lungo la via per consentire al cane di fare i bisogni fisiologici. Abbandonata lungo una strada della periferia cittadina, la giovane è stata soccorsa e quindi accompagnata al pronto soccorso. All’appello mancherebbe anche la sua borsetta, probabilmente presa dal gruppetto che l’avrebbe aggredita. Questa almeno la ricostruzione per come trapela da fonti non ufficiali. Sulla quale stanno facendo le dovute verifiche gli agenti del Commissariato che sarebbero a buon punto circa l’identificazione dei presunti aggressori.