Assisi

Aggredisce la mamma con un martello, il figlio a processo con rito abbreviato

È capace di intendere e di volere e sarà processato con rito abbreviato M.F., il 60enne di Tordandrea che il 26 marzo 2019, per quello che in un primo momento sembrava un gesto di follia, al culmine di mesi di liti e dissidi.

In quel giorno, l’uomo aveva infatti tentato di uccidere la mamma prendendola a martellate, per poi correre a confessare dai carabinieri, sostenendo di aver agito perché “mia madre stava sempre peggio e io dovevo accudirla”.

Per fortuna la donna, ottantaduenne, nonostante i quattro violenti colpi alla testa e a un braccio, era sopravvissuta all’aggressione, ed era riuscita a chiamare il nipote.

Trasportata di corsa in ospedale, era stata sottoposta a un intervento chirurgico per frattura alla testa con emorragia cerebrale.

Al termine delle indagini sull’aggressione, i militari della compagnia di Assisi avevano ricostruito il rapporto burrascoso dell’uomo con la mamma, anche per motivi economici (sembra che il 61enne tenesse uno stile di vita superiore alle sue possibilità), esacerbato dalla malattia della donna, bisognosa di cure.

Ora l’uomo, che era stato raggiunto da una richiesta di giudizio immediato formulata dal pm Manuela Comodi, aveva chiesto e ottenuto di essere processato con rito abbreviato, previa perizia psichiatrica.

Questa, effettuata nei giorni scorsi, ha accertato la sua capacità di intendere e di volere all’epoca dei fatti. Il pensionato, fino a quel 26 marzo incensurato e arrestato subito dopo i fatti, è tuttora rinchiuso a Capanne.

A lui viene contestato il tentato omicidio, aggravato dall’averlo tentato nei confronti di un familiare e di aver agito con premeditazione. È difeso dagli avvocati Daniele Federici e Katia Mercuri.

L’anziana signora è invece difesa dall’avvocato Delfo Berretti.