Cronaca

Aggredisce con la mannaia alla stazione, esce da Capanne e viene espulso

I fatti risalgono al febbraio 2014 quando, presso la Stazione ferroviaria di Milano centrale, un cittadino extracomunitario di origini magrebine di 37 anni il quale, armato di mannaia, colpiva più volte al viso un cittadino extracomunitario di origini tunisine di 45 anni.

Non fu facile, per gli agenti intervenuti, riuscire a bloccare l’uomo.

In contatto con la Sala Operativa i poliziotti, grazie alla monitorizzazione costante degli spostamenti dell’algerino attraverso il sistema di videosorveglianza della stazione, riuscivano ad intercettare l’uomo il quale impugnando con la mano destra la pericolosissima lama si posizionava con le spalle contro un muro pronto ad affrontare gli agenti.

Riuscendo ad anticipare le mosse dell’uomo gli agenti della Polfer riuscivano a disarmarlo ed ammanettarlo.

L’uomo aggredito veniva immediatamente soccorso dagli agenti ed affidato alle cure dei sanitari per le ferite al volto accusate mentre l’algerino veniva, su disposizione dell’A.G. tratto in arresto e ristretto presso la Casa Circondariale di San Vittore-Milano in attesa di giudizio.

Entrato nel Territorio Nazionale a gennaio 2014 il cittadino magrebino dieci giorni dopo il suo ingresso commetteva il primo reato di furto e circa a fine mese commetteva il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Condannato dal Tribunale di Milano, con sentenza del 3 luglio 2014 e confermata dalla Corte d’Appello nel 2015, l’uomo veniva ristretto presso la Casa Circondariale di San Vittore – Milano per scontare una pena di 8 anni 4 mesi e due giorni per il reato di tentato omicidio.

Nell’agosto 2016 l’uomo veniva tradotto presso la casa circondariale di Perugia Capanne da dove lo stesso richiedeva la così detta “liberazione anticipata”, un Istituto a discrezione del Magistrato di Sorveglianza che, secondo l’ordinamento giudiziario italiano, permette al detenuto di poter richiedere, per ogni semestre di pena scontata solo quando si ravvisi la mancanza di rilievi disciplinari ed in forma cumulativa di semestre in semestre, una riduzione di 45 giorni.

Grazie alle suddette istanze di liberazione anticipata l’uomo riusciva ad anticipare la propria scarcerazione nella giornata di ieri anziché il 2 febbraio 2022.

L’attento lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia, diretto dal V.Q. dr.ssa Erika Veronica Di Francesco, ha permesso, attraverso il coordinamento dei flussi di informazione fra la Casa Circondariale di Perugia Capanne e la Questura, gestiti dalla Terza Sezione – Ufficio Espulsioni, di attenzionare la scarcerazione del soggetto formalizzando senza ritardo le procedure operative ed attuative del Provvedimento di Espulsione firmato dal Prefetto di Perugia.

L’uomo nella medesima giornata della sua scarcerazione è stato accompagnato presso il CPR – Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) per essere immediatamente espulso dal Territorio Nazionale e rimpatriato nel proprio paese di origine.