"Viene restituita a questa zona di Agello un’area verde a cui si legano tanti ricordi degli abitanti del posto che potrà essere fruita da tutta la popolazione”
Torna fruibile dagli abitanti di Agello l’area verde legata a tanta storia della frazione del Comune di Magione. Collocata in un punto molto panoramico, con molti insediamenti abitativi, versava da anni in stato di abbandono. L’area un tempo proprietà della famiglia Lattanzi, poi acquistata dalla ditta Trovati, torna ad essere pubblica a scomputo di monetizzazione.
Grazie all’impegno della ditta stessa e dell’amministrazione comunale, lo spazio è stato ripulito di tutta la vegetazione che non permetteva più di goderne, sono state riqualificate le scale di accesso, realizzata l’illuminazione, posizionati dei giochi per bambini e ripulito quello che si credeva un pozzo ma che, ricerche più approfondite, hanno ricondotto ad un’antica cisterna, realizzazione che ben si collega alla presenza di un’antica chiesa un tempo presente in questa zona e oggi non più esistente che, probabilmente, fu visitata anche da San Francesco.
Gianni Dentini, residente del paese ed appassionato di storia locale, ha ricordato, infatti, che in questa zona, nel secolo XIII, venne edificata una chiesa e un convento, ora trasformati in civile abitazione, in cui risiedette padre Egidio, confessore di San Francesco. All’interno cinque altari di cui uno dedicato al Santo d’Assisi. Si ricorda anche una pregevole pala d’altare, risalente al XIV secolo poi trafugata. I lavori hanno permesso, inoltre, di rendere di nuovo perfettamente visibile il crocefisso collocato in questo luogo.
Hanno collaborato attivamente all’inaugurazione anche la Proloco e i tanti residenti della zona.
“Un lavoro di rigenerazione urbana che ha restituito al paese un luogo di socialità – è stato il commento dei locali amministratori – e che ha visto l’impegno della ditta Trovati e dell’area lavori pubblici del Comune per la realizzazione. Viene così restituita a questa zona di Agello un’area verde a cui si legano tanti ricordi degli abitanti del posto che potrà essere fruita da tutta la popolazione”