Una lettera pec inviata al Comune di Assisi – ma anche a Camera di Commercio e Comune di Perugia – diventa un caso ad Assisi, dove parte l’ennesimo botta e risposta tra Lega e giunta. Motivo del contendere l’aeroporto San Francesco, che secondo la Lega cittadina (minoranza in città) non è valorizzato dalla giunta civico-dem nonostante gli sforzi della Lega in Regione, dove i salviniani sono in maggioranza.
Qualche ora fa Sase ha inviato una lettera di sollecito a Camera di commercio, Comune di Perugia e Assisi chiedendo un milione di euro (la metà alla Camera di Commercio, il restante equamente diviso tra i due Comuni). L’ente perugino dovrebbe versarli a novembre, l’associazione ha anticipato che farà avere il dovuto quanto prima, mentre il Comune di Assisi che aveva approvato il piano con riserva non avrebbe risposto.
E per questo i consiglieri Jacopo Pastorelli e Francesco Mignani vanno all’attacco. “L’atteggiamento del sindaco Proietti nei confronti della partecipazione del Comune di Assisi al percorso di valorizzazione e potenziamento dello scalo è stato fin dall’inizio poco chiaro, contraddistinto da immobilismo, inerzia e incapacità di saper cogliere possibilità e nuovi canali di sviluppo“, il j’accuse.
“E dire – aggiunge la Lega Assisi – che Assisi è la città che dovrebbe usufruire dei maggiori vantaggi dalla crescita esponenziale dell’aeroporto San Francesco in termini di visitatori e servizi. Sembra che si stia facendo di tutto per perdere questo treno, o meglio questo aereo in fase di decollo, forse per incapacità o peggio ancora per ripicche politiche, senza ragionare del danno che potrebbe essere causato a strutture ricettive, commercianti e imprenditori assisani. La Proietti chiarisca se queste notizie corrispondono al vero ed, eventualmente, il motivo di questi ritardi”.
Immediata la replica della giunta, che oltre a dirsi “sorpresa dalla comunicazione Sase (peraltro resa nota prima a mezzo stampa che via pec” e stigmatizzando “la malcelata scelta di fare dell’aeroporto un campo di battaglia politico-elettorale“, fa saper che “il Comune di Assisi, in relazione all’aumento di capitale, ha già provveduto, esercitando il diritto di prelazione, a sottoscrivere più del doppio delle azioni prima possedute (2,21) e versando oltre 57 mila euro per arrivare al 4,83. In riferimento al contributo ulteriore richiesto dal cda ai soci, si precisa che il Comune di Assisi aveva, in assemblea, approvato il Piano con riserva di versare un quantum del contributo ulteriore richiesto, sia per la sua ‘irritualità’ (il Comune per la sua natura di ente pubblico non può versare tout court contributi a piani industriali) sia perché occorre eventualmente rapportare il contributo pubblico in relazione agli stati di avanzamento dello stesso Piano industriale”.
“Questo versamento pubblico sarebbe avvenuto quindi in una fase successiva dopo aver constatato la concreta realizzazione dei diversi step. Allo stato appare prematuro effettuare ulteriori contributi ritenendo opportuno quanto meno aspettare l’anno sociale in corso. Ricordiamo inoltre che il Comune di Assisi ha ripianato per la propria parte di quote con 76,879 mila euro, interamente versati, le perdite del bilancio della Sase in riferimento al 2021“.