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Aeroporto Perugia senza pace, Pavanelli (M5S) “Strategia Fioroni non convince”

La mitica SASE, ente di gestione dello scalo aeroportuale umbro, aveva da poco emesso (lo scorso 5 febbraio), uno dei suoi consueti e convincenti comunicati sull’andamento generale del San Francesco d’Assisi e sulle prospettive future, quand’ecco che a rompere le uova nel paniere ci si mette oggi la Senatrice umbra, Emma Pavanelli del Movimento 5Stelle.


Aeroporto Perugia, positivi i dati dell’ultimo trimestre 2019-2020 | Passeggeri a +46,2%


La parlamentare pentastellata, insieme al Consigliere regionale Thomas De Luca è andata direttamente al MISE per affrontare l’argomento:

“Ieri, insieme al consigliere regionale Thomas De Luca, abbiamo avuto un confronto diretto con il sottosegretario Alessandra Todde del Ministero dello Sviluppo Economico sulle strategie di rilancio economico del territorio e i problemi di trasporti e aeroporto”, riferisce la senatrice umbra.

Questa volta il “fuoco” del movimento si indirizza nei confronti dell’assessore regionale Fioroni: “Il M5S sia in Comune di Perugia che in Regione, ha più volte ribadito che serve un vero piano industriale per il rilancio del turismo dell’Umbria, unica strada per pensare ad un futuro dell’aeroporto regionale. Sull’aeroporto San Francesco, per cui da anni attendiamo un salto di qualità che non arriva, mi lasciano perplesse le dichiarazioni del neo assessore regionale Michele Fioroni sul progetto di cambiare la governance e di puntare su altre mete”.

“Purtroppo – continua la senatrice – , le politiche portate avanti fino ad ora non hanno favorito né il flusso di passeggeri sperato né il turismo nel territorio regionale. Dati alla mano l’aeroporto San Francesco nel 2019 si ferma a 219mila passeggeri, con una perdita di -1, 9% rispetto al 2018, – 10, 7% rispetto al 2017 e – 18% se confrontiamo con i report del 2015 (fonte Assaeroporti). Una perdita su tutti i fronti e dove a parlare sono i numeri”.

Insomma in poche righe la Pavanelli, con crudele determinazione smonta la nuovissima narrazione sullo scalo aeroportuale umbro e la sua gestione (SASE), e dove per la verità, rimangono aperte alcune antiche questioni di cui da tempo non si sente più parlare. A nostra memoria, ad esempio, mancano a tuttoggi notizie della famosa tranche di 250mila euro pagati, alla compagnia senza aerei e senza licenza FlyVolare, e che sembrerebbero ancora non rientrati a casa.


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Conclude la Senatrice Pavanelli, ripescando in parte un vecchio cavallo di battaglia del consigliere Claudio Ricci, “Le strategie turistiche non si possono improvvisare, ma vanno affrontate con competenza. Il cambio della governance dell’aeroporto può portare ad un risultato solamente se la Regione si decide a creare un vero piano strategico regionale e lavorare all’unisono con la governance. Inoltre, le politiche di sviluppo di questo settore devono puntare anche sul trasporto a rotaia. Senza treni, senza servizi per i turisti sarà sempre più difficile puntare su questo settore”.