Una prima volta per i vertici di Ryanair in Regione Umbria: un vertice a porte chiuse tra i manager, il cda di Sase (la società che gestisce l’aeroporto San Francesco d’Assisi), e la giunta Marini per discutere del futuro dello scalo di Perugia. Sul piatto la conferma, da parte di Ryanair, la rotta per Catania (che partirà in contemporanea della manifestazione perugina di Eurocholate), ma soprattutto di aprire nuovi voli verso nuove destinazioni. Tutto dipenderà dal piano commerciale che la compagnia aerea irlandese stilerà e presenterà a Sase, in base allo studio dei flussi di passeggeri in entrata ed uscita dall’aeroporto umbro.
Ryanair non abbandona aeroporto Perugia | Sase tratta nuove rotte
Una “partnership per il futuro“, ha detto durante la conferenza stampa post incontro a Palazzo Donini, il direttore Piervittorio Farabbi, in vista della chiusura dell’accordo in scadenza che verrà rinnovato entro la prossima primavera. “Il nuovo contratto – ha aggiunto Farabbi – potrebbe essere esteso a 5 anni e non di 3 come quello attuale”. Guardando alle cifre, non si conoscono ancora gli investimenti che Sase, con Regione, Fondazione Cassa di Risparmio e Camera di Commercio di Perugia, metteranno in campo per convincere Ryanair ad aprire nuove ed allettanti rotte. Eppure questa mattina si è parlato di un accordo precedente da tre milioni di euro l’anno (un milione a socio), che potrebbe essere rinnovato o addirittura superato proprio in termini di cifre.
Quello di questa mattina in Umbria per Ryanair è uno degli incontri che la compagnia sta svolgendo in varie regioni d’Italia, come già avvenuto in Abruzzo e Calabria. “Oggi non ci sono soluzioni a tutti gli studi di rotte che puntiamo a fare ma con questo incontro si è fatto già un passo avanti“, ha dichiarato il presidente di Sase, Ernesto Cesaretti. Ryanair avrà dunque un ruolo fondamentale per la costruzione del piano di sviluppo futuro dell’aeroporto di Perugia. “C’è la possibilità di avere un aereo di base, nonostante non sia essenziale. Siamo convinti che Perugia potrà diventare un punto di riferimento, dall’Adriatico fino al Tirreno, anche perché lo scalo di Falconara e di nuovo in crisi”, ha aggiunto Cesaretti. E’ tuttavia vero che il mercato aeroportuale ha ricevuto una forte battuta d’arresto a causa delle questioni di sicurezza internazionale, con forti inflessioni soprattutto negli ultimi mesi. Ma i vertici Sase, con Ryanair, non sembrano comunque farsi intimorire: ecco perché si punta ad una crescita dello scalo perugino per il prossimo anno del 10%.
Nuove rotte – Dove voleranno allora gli aerei di Ryanair? Lo studio è ancora al vaglio della compagnia, di concerto con i vertici Sase. “Abbiamo 84 rotte“, è stato detto questa mattina, “e vorremmo funzionassero bene“. Ma è probabile si prediligeranno la Germania, l’Olanda, l’est Europa. Fondamentale per la compagnia irlandese sembra essere la diminuzione, in Italia, delle tasse aeroportuali. David O’Brien, chief commercial officer di Ryanair, a riguardo ha espresso un plauso per quanto fatto dal governo Renzi e dal ministro Delrio: il Governo italiano, ha detto, “ha posto le condizioni per tornare a crescere ed investire in Italia“. Il chief commercial officer Ryanair sembra vedere anche la possibilità per l’Italia, e dunque anche per l’Umbria, “di creare le condizioni buone per incrementare il traffico internazionale e cogliere nuove opportunità“. O’ Brien sembra essere rimasto affascinato dalla bellezza dell’Umbria, sentimento condiviso con Niall O’Connor, direttore del network commerciale e dello sviluppo delle rotte.
“Abbiamo svolto un incontro operativo molto proficuo, essendo stati presenti per la prima volta a Perugia i vertici di Ryanair che ci hanno riferito della loro intenzione non solo di confermare la loro presenza in Umbria, ma di incrementarla“, ha poi aggiunto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la quale ha parlato anche di un incontro non di cortesia, ma significativo. All’incontro erano presenti – tra gli altri –, l’assessore regionale alle infrastrutture, Giuseppe Chianella, la maggior parte dei rappresentanti dei soci pubblici della società di gestione dell’aeroporto regionale San Francesco d’Assisi e i vertici di Sviluppumbria. “I manager di Ryanair – ha aggiunto Marini – hanno confermato che è nelle intenzioni della compagnia aerea di rafforzare la loro presenza in Umbria anche grazie alle decisioni del Governo di ridurre le tasse aeroportuali che come presidenti di Regione abbiamo fortemente sostenuto. Elemento questo che rappresenta il presupposto per poter realizzare l’incremento delle rotte da e per Perugia. Noi abbiamo riconfermato la disponibilità a continuare ad investire risorse per sostenere un adeguato piano di sviluppo, come abbiamo fatto in questi anni. E riteniamo che sarà fondamentale il ruolo di Ryanair proprio nell’ambito di questo piano, finanziato oltre che dai soci pubblici della SASE, anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Ora le strutture tecniche avvieranno incontri operativi“. Ora, ha concluso Marini, “bisogna lavorare per fare gli accordi commerciali“.
©Riproduzione riservata