Aeroporto, il consigliere Giacomo Leonelli (Pd) non ci sta a lasciare le cose come stanno e chiede alla Giunta regionale di agire, tramite Sviluppumbria, per “superare l’attuale Consiglio di amministrazione di Sase, la società di gestione dell’aeroporto ‘S.Francesco di Assisi’”. “La mozione approvata dall’Assemblea legislativa – ricorda Leonelli – è chiara: la Regione Umbria, che detiene il 35%, ha i numeri per convocare una assemblea straordinaria e porre agli altri soci la questione di un nuovo Cda, che sappia rilanciare davvero lo scalo, ponendo fine a tentativi maldestri e ipotesi fantasiose”.
Leonelli, firmatario della mozione che chiedeva un superamento dell’attuale Cda di Sase e un rilancio dell’aeroporto regionale, ribadisce che “la Giunta non ha dato corso all’atto di indirizzo, trincerandosi dietro alla motivazione che non si potrebbe riunire l’assemblea dei soci per sfiduciare il Cda, dato che la Regione detiene solo il 35 percento. In realtà – evidenzia il consigliere regionale – quella quota è più che sufficiente per convocare l’assemblea e porre la questione sul tavolo, riportando agli altri soci quanto esplicitamente chiesto dall’Aula di Palazzo Cesaroni“.
Ma la presidente della Regione Catiuscia Marini, dagli studi di Umbria Tv, ha ribadito che la Regione è solo socio di minoranza, tra l’altro indirettamente tramite Sviluppumbria, ed ha spiegato come a suo giudizio il Consiglio regionale debba occuparsi delle questioni inerenti lo sviluppo dello scalo umbro e non della gestione di una società che comunque, ha evidenziato, ha i conti in ordine, a differenza di altre che gestiscono piccoli aeroporti in Italia.
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Insomma, il tema della rimozione del Cda non è all’ordine del giorno di Palazzo Donini. Cosa che del resto aveva spiegato l’assessore Chianella, intervenendo alla conferenza stampa in cui i vertici Sase hanno portato i numeri dei passeggeri del 2018 e parlato dei progetti in corso, relativamente alle destinazioni ed all’Accademia di volo che una società inglese è interessata ad avviare a Sant’Egidio, con un investimento privato di 70 milioni di euro. Chianella, ad una precisa domanda sugli orientamenti della Giunta circa l’iniziativa del Consiglio regionale, aveva anche ricordato che il Cda di Sase era ormai prossimo alla scadenza.
Conferenza stampa che ha mandato su tutte le furie Leonelli, per il metodo (il Cda di Sase “sfiduciato” dal Consiglio regionale continua a parlare di futuro, insieme all’assessore regionale, senza che tra l’altro sia ben definita la data della sua scadenza) e per i contenuti, manifestando perplessità sul progetto dell’Accademia. “Ipotesi opinabile – commenta Leonelli – anche alla luce dell’esiguità del capitale sociale della società che si propone di realizzarla (poco più di mille euro, per una società costituita lo scorso novembre, ndr). Appare come l’ultimo coniglio – attacca il consigliere dem – che questo Cda tira fuori da un cilindro ormai logoro“.
Leonelli lancia una sorta di ultimatum, più a Palazzo Donini che alla Sase: “L’immobilismo perdurato fino ad oggi – prosegue l’esponente dem – deve terminare, così come le originali strategie portate avanti in questi ultimi anni. Non ci fermeremo – conclude – finché sulla questione non verranno prese decisioni serie e intraprese azioni conseguenti alle decisioni dell’Assemblea legislativa dell’Umbria”.
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