Assisi

Aeroporto e Accademia volo, su Sase l’ira del socio Assisi “Ci avete tenuto all’oscuro”

Non tutti ricordano magari che l’amministrazione comunale di Assisi è socio della Sase, la società che gestisce l’aeroporto San Francesco, con una piccola quota, il 2,21%, oltre al non trascurabile fatto che il santo della città serafica è inciso a chiare lettere nel marchio pubblicitario della ditta. Prosegue dunque la lunga quaresima delle disavventure di Sase che proprio ieri, 22 luglio, si è trovata a dover affrontare la sfuriata del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, che in una nota alla stampa non le ha mandate a dire al CdA (uscente) di Sase sulla vicenda della costruenda Accademia di Volo.

Le contestazioni di Assisi sull’accademia di volo

Da qualche tempo si è appreso dalla stampa di un progetto relativo all’istituzione di un’Accademia del Volo, progetto mai presentato negli organismi deputati, come l’assemblea dei soci, ma che risulta già in uno stato molto avanzato, premette il sindaco Proietti.

Evidentemente il tutto è stato esaminato durante qualche consiglio d’amministrazione senza mai informare l’amministrazione di Assisi in qualità di socio.

Questo Comune proprio per approfondire il tema ha deciso di richiedere il materiale relativo all’Accademia di volo, materiale che è stato consegnato se pur con una serie di cancellature.

I dettagli forniti da Sase

In una ventina di pagine si parla di un memorandum d’intesa per il progetto (cda 23/1/19), di progetti presentati all’Enac e di contratto di sub concessione (cda 25/2/19), di incontri all’Enac e proposta di master plan sul progetto (cda 24/5/19), di progetto definitivo dell’opera e richiesta di nulla osta all’Enac (cda 24/6/19), di accordo con Enac, durata della scuola di volo di 40 anni, di mandato al presidente per trattare con il concessionario e avvio dell’iter per le autorizzazioni (cda 26/11/19).

Infine una nota informativa dal titolo “Intervento di realizzazione 19-01 Aeronautical Accademy” che in due paginette e mezze spiega il progetto con allegate alcune immagini e in queste righe si parla di un progetto di 70 milioni di euro che avrà benefici sul territorio (?) ma senza alcun riferimento alla società che vorrebbe investire.

Ecco questo in sintesi il materiale ricevuto dalla Sase che definire scarno- chiarisce il primo cittadino- sarebbe un complimento”.

Le questioni sul tavolo

Ora, alla vigilia del rinnovo del consiglio di amministrazione, il sindaco Stefania Proietti pone una serie di questioni di notevole importanza. Di merito e di contenuto.

La prima: la mancata trasparenza nei confronti di uno dei soci, il Comune di Assisi appunto, da parte della Sase il cui consiglio d’amministrazione si è occupato con continuità dell’argomento:

“Possibile che si studia il progetto di una struttura così significativaafferma il sindaco Proietti e i soci della Sase, ovviamente parlo per il Comune di Assisi, vengono tenuti all’oscuro?

Varremo anche poco con il nostro poco più del 2 per cento di quote ma abbiamo il diritto di conoscere gli atti, di essere informati su tutto ciò che ruota attorno all’aeroporto”.

La seconda: il sindaco precisa che sull’argomento Accademia del Volo “non c’è nessun pregiudizio ben conscia delle ricadute che potrebbero esserci anche per Assisi qualora il progetto fosse aperto ai territori.

Questo per dire che il Comune non è contrario, anzi in questo momento particolarmente delicato auspichiamo e caldeggiamo qualsiasi investimento ma ci sono delle condizioni e delle regole che vanno rispettate nell’interesse generale e su cui non ci possono essere compromessi”.

La terza: Assisi è patrimonio dell’Unesco, è una città che appartiene al mondo intero e va tutelata dal punto di vista paesaggistico-ambientale:

“La cementificazione di migliaia e migliaia di metri cubi, se pur sul suolo perugino ma al confine con Assisi e in pieno cono visivo, per costruire la sede dell’Accademia potrebbe diventare un oltraggio al paesaggio della nostra Città.

Modificherebbe per sempre l’immagine di Assisi, avrebbe un impatto diverso rispetto a oggi.

Possibile che un progetto del genere non sia stato posto nei dettagli all’attenzione del Comune di Assisi, un territorio dove non solo nel centro storico ma anche nelle frazioni per spostare una pietra c’è bisogno di un’autorizzazione paesaggistica?”.

La quarta: dalle carte inviate all’amministrazione si legge che l’Accademia del Volo non dovrebbe avere solo una sede e gli spazi per ricoverare gli aerei riservati agli aspiranti piloti ma anche aule didattiche, dormitori, mensa, piscine, palestre, campi da tennis.

“Così congegnata sarebbe una cittadella dell’aviazione ha commentato il sindaco all’interno dell’aeroporto che non avrà alcuna relazione con i territori, questi allievi piloti farebbero vita autonoma dentro il perimetro del San Francesco?”.

“Insomma questa storia dell’Accademia non ci convince – afferma la Proietti – per una serie di ragioni, non ultima la scarsa trasparenza sugli investitori oltre che sul progetto, ma quello che ci preoccupa veramente è l’impatto paesaggistico di una struttura così pensata che andrebbe a mortificare la veduta di Assisi.

La coalizione Sindaco-frati

Siamo sicuri, come amministrazione, che anche i frati del Sacro Convento sono d’accordo con la nostra posizione e li avremo al nostro fianco nel difendere il paesaggio della nostra Città.

Per questo motivo abbiamo chiesto di partecipare all’ultima conferenza dei servizi in programma venerdì 24 che ha per oggetto l’aspetto ambientale del progetto Accademia del volo”.

L’ultimo cruccio

“Un’altra preoccupazione che abbiamo ha concluso il sindaco riguarda il futuro dell’aeroporto: siamo sicuri che l’Accademia non depotenzierebbe lo scalo già fortemente in crisi sia di passeggeri che di risorse? Uno studio in tal senso è stato fatto?

L’Umbria e in particolare Assisi, che da sola rappresenta il 25 per cento delle presenze turistiche, hanno fortemente bisogno di un aeroporto che funzioni, che porti visitatori.

Sarebbe urgente da parte della nuova governance dell’aeroporto e della Regione che si faccia seriamente sul “San Francesco”, che si valorizzi lo scalo e si adotti una politica attrattiva del turismo religioso”.