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Aeroporto, Cesaretti: “Con più soldi tratteremmo con Lufthansa e EasyJet…”

Con questi fondi a disposizione, questo si poteva fare. I vertici Sase guardano al bicchiere mezzo pieno presentando i dati relativi ai passeggeri transitati per l’aeroporto internazionale dell’Umbria nel 2018. In tutto, tra arrivi e partenze, 223.436 passeggeri, oltre 26mila in meno (-5%) rispetto al 2017. Ma comunque, sottolinea il direttore Umberto Solimeno, il terzo miglior risultato nella storia dell’aeroporto San Francesco d’Assisi, con il record del 2015 (oltre 274mila passeggeri) prima del disimpegno di Ryanair.

E se non ci fossero statele le tre cancellazioni di Bucarest, Trapani e Cagliari, non dipese da noi – aggiunge il direttore – avremmo come proiezione un incremento del 2,5% rispetto al 2017“. E con 7 giorni di nebbia che hanno impedito decolli e atterraggi.

Insomma, per Sase, nonostante le polemiche e le critiche, il 2018 non è un anno da buttare. Grazie alle ottime performance di Londra (93.712 passeggeri, +3%), Catania (49.997, +6%) e Tirana (26.155), che hanno avuto un rendimento medio più alto rispetto agli anni precedenti (con picchi del 92% di occupazione su alcune destinazioni ed una media dell’87%).

Quanto all’immediato futuro, il presidente Ernesto Cesaretti parla del confronto aperto con Alitalia per attivare la linea Perugia -Milano Linate (“attendiamo il bando a giorni“, anche se poi per l’eventuale attivazione occorrerà tempo) e dei contatti avuti con Lufthansa, “ma dipenderà dai fondi disponibili” frena subito dopo. “Spero che qualcosa avvenga” aggiunge a proposito degli investimenti che i soci vorranno effettuare per potenziare i voli. Perché a Perugia (e non solo a Perugia, ma in gran parte dei piccoli aeroporti) le compagnie sono disposte a portare i loro aerei in cambio di tanti soldi.

Ed è ancora il direttore Solimeno, davanti all’assessore regionale Chianella, a fare il conto di quanti altri piccoli aeroporti italiani investono per la sola promozione dei voli: Pescara 34 milioni dal 2014; la commissariata Ancona 5 milioni nell’ultimo anno, come Reggio Calabria; Cuneo 6 milioni per 128mila passeggeri; Trapani addirittura 12 milioni.

Se avessimo certi fondi potremmo cercare altre compagnie – commenta Cesaretti – tipo EasyJet”.

Ma chi dovrebbe mettere mano al portafoglio (oltre agli attuali soci) e per arrivare a quale cifra? La prima risposta: tutti i portatori di interesse nella regione, enti pubblici e soggetti privati, come avviene altrove. Sul quanto, Sase si accontenterebbe di poter utilizzare gli attuali 3 milioni di euro messi dai soci per la sola promozione dei voli.

Ma la Camera di commercio di Perugia ha già annunciato che nel 2019 taglierà del 50% il milione di euro finora investito. E allora, si guarda alle aperture di Assisi (e poi di Perugia) nel destinare all’aeroporto parte degli introiti della tassa di soggiorno. Ma arrivare a mantenere i 3 milioni di euro appare al momento dura.

Le polemiche politiche

Alla luce di questi risultati, dunque, le dimissioni invocate da più parte nelle scorse settimane non sono minimamente all’ordine del giorno. Né, per ora, un confronto istituzionale e soprattutto politico, con quel consiglio regionale che, su impulso di esponenti dem come Leonelli, hanno chiesto alla Giunta regionale di azzerare i vertici Sase.

Il Cda di Sase andrà a breve alla sua naturale scadenza” risponde Chianella. “E comunque – aggiunge – non è solo la Regione che decide, perché ci sono altri soci“. Ricordando però che le valutazioni devono essere fatte in modo costruttivo e non con sterili polemiche. Anche se una valutazione, proprio su questi numeri che Sase legge con pacata soddisfazione, la politica la dovrà fare, in vista della scelta dei futuri vertici dell’aeroporto.

Quei 25 euro a visitatore

Il collega Riccardo Marioni, già direttore di Umbria TV, fresco di nomina come portavoce del presidente di Sase Eernesto Cesaretti, ricorda che, stimando i passeggeri in arrivo sull’Umbria, l’investimento fatto sul San Francesco d’Assisi è  di circa 25 euro a testa. Insomma, in investimento  fruttuoso, pensando a quello che ciascun visitatore può lasciare qui nei negozi, bar, ristoranti, alberghi, musei.

Bilancio in pareggio

E poi c’è il dato che tranquillizza i soci, soprattutto quelli con le spalle più piccole: sul fronte economico l’anno 2018 si dovrebbe chiudere con un sostanziale pareggio, che dovrà essere presentato ed approvato prima dal CdA e poi dall’Assemblea dei soci. “Questo è il secondo anno consecutivo di buona gestione dei conti – commenta Sase – che permette allo scalo Perugino di essere annoverato come uno dei più virtuosi nel panorama dei piccoli e medi scali Aeroportuali in Italia“.

Sul fronte della spesa, spiega poi Cesaretti, un incremento di passeggeri non muterebbe sostanzialmente i costi di gestione dello scalo. Quindi, eventuali fondi in più andrebbero tutti per la promozione dei voli.

I voli dell’estate 2019

Il 31 marzo, con l’avvio della stagione estiva, saranno sostanzialmente confermate tutte le tratte proposte nelle estati precedenti. Le novità riguardano Malta (dal 1° aprile al 25 dicembre), mentre Albawings/Blue potenzieranno i collegamenti con Tirana, portando da due a tre le frequenze; complessivamente, dunque,nel periodo estivo le partenze e gli arrivi saranno 32 contro le 30 dell’anno scorso.

I numeri del 2018: il dettaglio

Nel dettaglio, dei 223.436 passeggeri registrati, 217.943 sono transitati su voli di linea), 1.333 su collegamenti charter e 4.160 su voli di aviazione generale (traffico di voli privati business ed executive) (+16,3% rispetto al 2017).

I movimenti aerei totali sono stati 3.972 – pari ad una contrazione del -5% sul 2017 – di cui 1.436 voli di linea), 12 charter e 2.524 (+ 4,7%) voli di aviazione generale rispetto al 2017.

Nella stagione Summer 2018 è stata registrata inoltre una crescita dei riempimenti (fattori di carico) rispetto al 2017 su tutte le rotte già operate da Ryanair (Londra, Catania e Bruxelles). Risulta stabile e consolidato il traffico registrato sui collegamenti Albawings/Blu Panorama da/per Tirana, mentre la rotta da/per Francoforte ha totalizzato circa 17.500 passeggeri, superando l’obiettivo – in termini di volume di traffico – degli oltre 15.000 inizialmente previsti.

La speranza nell’Accademia di volo

Cesaretti ha parlato anche dell’Accademia di volo che una società privata inglese vorrebbe aprire a Perugia. Con un investimento di 70 milioni di euro, senza chiedere alcun investimento alla comunità locale. Un progetto che a giorni verrà presentato all’Anac e che potrebbe portare 10mila persone, aumentando del 2% il Pil umbro. Se ci sarà il via libera, i pochi lavori necessari potranno partire già a giugno, con un tempo stimato di 18 mesi per il completamento.

Questo significa l’addio ad un vero aeroporto per trasformarlo in una più redditizia Accademia di volo? Cesaretti assicura: nessuna interferenza, almeno sino a quando l’aeroporto di Perugia non dovesse arrivare a 4 milioni di passeggeri l’anno…

L’alleanza tra piccoli

Cesaretti, infine, annuncia il patto che l’aeroporto dell’Umbria ha stretto con quelli di Pescara e falconara allo scopo di fare massa critica e di avere un maggior peso specifico nei tavoli istituzionali nazionali.