È morto oggi (3 maggio) a Roma, a causa di un malattia incurabile, il 68enne regista Alessandro D’Alatri.
Solo due anni fa – settembre 2021 – aveva ricevuto la cittadinanza onoraria di Sansepolcro, luogo dove ha trascorso l’infanzia e di cui era originaria la madre (sepolta proprio nel cimitero biturgense).
Lui stesso, nel giorno dell’onorificenza conferita dal Comune a Palazzo delle Laudi, disse: “Citti, so’ del Borgo. Ho vissuto e respirato l’affetto di questo territorio, pur essendo romano, e qui ho sempre trovato grande civiltà e tanto amore” aveva raccontato durante la cerimonia (nella foto il momento dove ricevette in dono la freccia dei balestrieri), ricordando le estati passate in Valtiberina, la sua passione per la ciaccia fritta o la vespina gialla con cui girava in città.
“Ho avuto la fortuna di vivere un patrimonio inestimabile, cioè l’ultimo sprazzo della civiltà contadina – aggiunse quel giorno – In un casolare di campagna sentivo parlare di Piero della Francesca, dei balestrieri, che ho sempre amato. Costruivo balestre con le canne prese dai fossi. Sansepolcro è il luogo di profumi indimenticabili. Ho un cordone ombelicale ancora forte con questo luogo, anche se molti miei familiari non ci sono più. Tutto quello che questa comunità mi ha insegnato, lo metto anche nel mio lavoro: il rispetto, l’etica e l’impegno”.
Alessandro D’Alatri iniziò la carriera da attore nel 1969, poi passò alla regia nei primi anni Ottanta, dirigendo più di 100 spot pubblicitari. Nel 1991 realizzò il suo primo film Americano rosso, con il quale vinse il David di Donatello e il Ciak d’Oro come miglior film esordio. Vincerà entrambi i premi ancora una volta per Senza Pelle nel 1995 (tutti e due per la miglior sceneggiatura). Nel 2000 vinse invece il Leone d’argento al festival della pubblicità di Cannes, per lo spot della posta prioritaria. Girerà 9 film per il cinema – tra cui I giardini dell’Eden (1998) e Commedia Sexy (2006) – e altrettante serie per la tv. Nel 2008 vinse il Premio Alabarda d’oro riconoscimento alla carriera per il cinema.