I pini di via Roma, a Umbertide, diventano alberi…della discordia. In questi giorni, infatti, subito dopo le operazioni di abbattimento di alcune piante “storiche”, in città si è letteralmente aperto un dibattito con diverse posizioni. Alcune anche “feroci”.
Le polemiche sono partite da ambientalisti e semplici “affezionati” dei giganteschi pini, tra cui oltre a coloro che consideravano ancora le piante “in salute”, “simboliche” e “per niente storte” – e quindi senza alcun bisogno di essere buttate giù – c’è anche chi richiama la direttiva europea 2009/147/CE, che vieterebbe il taglio di rami e alberi durante il periodo di nidificazione degli uccelli (che partirebbe proprio dalla metà di marzo – i tecnici comunali sono intervenuti lunedì 21 – fino ad agosto).
“Finalmente stanno riuscendo a compiere lo scempio di via Roma, che da anni è iniziato pezzo dopo pezzo – si legge sui social – Amministrazioni diverse, stesso sprezzo del valore di esseri viventi di mole ed età considerevole. Considerazioni di pratica utilità mi lasciano del tutto indifferente di fronte al paesaggio che mi si presenterà da oggi in avanti ogni volta che percorrerò la via desolatamente spoglia”.
Sul caso è intervenuto anche l’assessore all’Ambiente Francesco Cenciarini, soprattutto in relazione alle parole sopracitate: “Mi trovo a chiarire una situazione che pensavo non dover affrontare più. Lo scenario è semplicissimo da capire: c’è una perizia agronomica che indica come queste piante siano una ‘minaccia per l’incolumità pubblica’: vanno abbattute. Sono piante secche, che sfiorano i 20 metri di altezza, con un peso intorno ai 100 quintali. Se questa pianta cadesse su un passeggino, sopra un’auto piena di persone o su un’anziana che va a fare la spesa, di chi sarebbe la responsabilità?”.
Appena un mese fa, sempre dopo una dovuta perizia agronomica, arrivò la decisione da parte del Comune di tagliare 12 tigli lungo via Cesare Battisti: anche allora l’assessore, che aveva sottolineato come “l’abbattimento non fosse stata una decisione presa alla leggera”, spiegò che gli alberi erano stati considerati pericolosi per l’incolumità di auto e cittadini. “Purtroppo è ancora diffusa l’errata convinzione che si ricorra all’abbattimento per velocizzare un lavoro o risolvere un problema alla radice, perché magari non si ha voglia di affrontarlo diversamente” aveva aggiunto.
Nel caso di via Roma, una tra le più trafficate di Umbertide, che la questione sicurezza fosse un valido motivo lo si evince anche dalle parole dei residenti: “Sono 20 anni che mia madre lotta per far togliere il pino (pericolante). Gli aghi che intasavano le gronde, hanno distrutto la nostra abitazione” dice una signora; poi un altro: “Con tutti i soldi che ho speso tra lastricato, fogne (a causa delle radici) e tetto mi ci scappava un appartamento. Son 30 anni che vivo qui, ogni volta che tira vento o nevica tremo dalla paura”.
Ma le polemiche virano anche su altri aspetti: alcuni cittadini, infatti, concordi o meno sull’abbattimento, si aspettano ora una messa a dimora di nuovi alberi, magari “più adatti all’urbanistica”. C’è chi addirittura consiglierebbe di togliere tutti i pini dalla strada, in quanto “fanno solo danni” e rimpiazzarli con “piante idonee”. Infine rimangono i “romantici”, quelli che non sentono ragioni tecniche né di pubblica utilità ma per i quali “il fascino di via Roma sta proprio nei suoi pini”. “Tornare ad Umbertide e percorrere questa strada spoglia per arrivare a casa sarà davvero un triste passaggio…”