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ADDIO AL CALCIO DI RICCARDO ZAMPAGNA AL LIBERATI DI TERNI: UNA NOTTE DA RE PER 'RICCARDONE' (MAXIGALLERY+VIDEO TO®, GUARDA)

Luca Biribanti
Nel calcio, si sa, conta solo il risultato. Sbagliato. La festa del Liberati, che si è conclusa da pochi minuti, in onore di Zampagna, ha dimostrato quello che conta veramente: cuore e umanità. A Terni “Riccardone” è uno di quelli che ce l'ha fatta, è diventato un campione, ma è rimasto quello che a fine partita beve un bicchiere di vino sotto la curva. L'amore che la città gli ha dimostrato anche questa sera è la conferma che dietro il calciatore c'è l'uomo che con la sua semplicità e innata vocazione a non accettare il 'calcio dei padroni' ha conquistato i tifosi di mezza Italia. Chiamatelo “Tappezziere”, “L'ignorante del gol” o “Bifolco”, ma Zampagna è stato per una sera “Re” e il “Libero Liberati” è stato ai suoi piedi in una nottata che i ternani non dimenticheranno facilmente. Chi ha memoria storica delle 'fere' non può aver provato almeno un brivido nel vedere la curva Est piena e sentire le gradinate tremare sotto il boato degli ultras che hanno sostenuto Riccardone, insieme ai 'fratelli' bergamaschi dell'Atalanta, per tutta la festa. I grandi nomi del calcio, la cronaca della partita, il tabellino non hanno alcun senso in una serata come questa, quello che conta è quello che Zampagna ha dato alla città e allo sport. L'ex rossoverde si è commosso più volte, specialmente nei momenti più toccanti della serata, come la consegna della maglia ad Agatino Russo, storico giocatore della Ternana colpito da SLA, o il saluto con i palloncini rossoverdi liberati in aria all'amatissimo nonno Danilo. C'è stata poi la consegna dell'assegno di 20 mila euro all'associazione benefica “TerniXTerni Anch'Io”, somma raccolta con il libro, scritto a 4 mani con Ivano Mari, “Il calcio alla rovescia”. Lo stesso giornalista locale, beniamino del pubblico, ha condotto la serata ascoltando le voci e le testimonianze di amici, parenti di Zampagna e calciatori storici della Ternana. Per il resto, in campo è stata festa grande, Zampagna è andato a segno per 2 volte, e i tifosi ternani hanno rivisto sfilare sotto i loro occhi giocatori come Silvestri, Giampà, Tiberi, Borgobello, Migliaccio, D'Agostino, calciatori che hanno vestito la casacca rossoverde in ben altri tempi, quando ancora la società di Via Aleardi lottava nel calcio che conta e soprattutto c'era un legame con la tifoseria che la dirgenza di oggi non è riuscita mai a ricucire. Al Liberati c'è stata anche la passerella per Floccari, Amauri, Carrozzieri, Poli, Donati, Loria e tanti altri che hanno dimostrato grande attaccamento all' 'amico Riccardo', come lo chiamano i ragazzi della curva. Proprio a loro Zampagna ha dedicato il saluto finale della serata, presentandosi con la casacca dell'Atalanta e bandierone della ternana tenuto a 2 mani sotto la curva Est e, una volta ancora, il campione è tornato Riccardo per cantare con gli ultras.
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