Se n’è andato all’età di 81 anni Lanfranco Amedei – per tutti “Panìco“ – personaggio iconico di Gubbio e voce storica del gruppo “Serenologhi”.
Estroso commerciante di frutta – aveva la sua bottega in via dei Consoli –, santubaldaro e tifosissimo del Gubbio Calcio, Lanfranco è stato protagonista di tanti concerti e serate nella Città dei Ceri e oltre, animatore indiscusso insieme alla sua band anche di serenate e altrettanti matrimoni. Panìco viveva sulle campagne eugubine a 10 km dal centro ma non ha mai smesso (fino agli ultimi giorni di vita) di fare la spola casa-Gubbio con l’autobus.
Lanfranco è stato ricordato alla perfezione proprio da un messaggio del suo amato gruppo: “Siamo stati integrati nei Serenologhi dalla metà degli anni ’90 e così abbiamo suonato e cantato con il Panìco per oltre 20 anni. Non si contano serenate, uscite, gite e serate passate in compagnia di Lanfranco. Non si contano battute, risate, momenti di allegria, occasioni mai banali, mai ovvie, mai ordinarie, perché cariche di spirito e d’ironia, di un’intelligenza sottile, rara e raffinata. Perché Panìco era tutto questo, colto e sagace, acuto e brillante, profondo e sensibile, generoso e altruista. Ci mancherà moltissimo il suo punto di vista, così come la sua amicizia e il suo abbraccio, sempre sincero e amichevole. Infine ci mancherà la sua voce, calda e sentimentale, unica e inimitabile. Grazie Panico, grazie maestro per averci regalato i migliori anni della nostra vita”.
Lunedì 27 novembre si terranno i funerali, alle ore 14.30, nella Chiesa di San Domenico. Al cordoglio si sono uniti, tra gli altri, la società del Gubbio Calcio, che ha salutato il suo “grandissimo tifoso rossoblu, sempre presente sugli spalti fino a quando le forze glielo hanno consentito”, e il consigliere comunale Francesco Zaccagni (sua la foto postata) che ha aggiunto: Un altro grande di Gubbio ci ha lasciato. Probabilmente sarò vecchio, nostalgico o non so cosa d’altro, ma ormai nell’epoca delle intelligenze artificiali sarà sempre più difficile ritrovare personaggi veri e intelligenze naturali come quella del Panìco. Ciao Franco!”