Addio a due negozi nell'acropoli

Addio a due negozi nell’acropoli

Redazione

Addio a due negozi nell’acropoli

La Prenatal di viale Indipendenza si trasferisce nel centro commerciale di Ellera | Giù la saracinesca anche per MedStore
Sab, 08/09/2018 - 10:45

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Un centro storico difficilmente raggiungibile, se non con i mezzi pubblici e, forse, poco attrattivo. Una questione tutt’altro che nuova ma che, puntualmente, i commercianti e gli amministratori della città si trovano ad affrontare. Nell’attesa che la sperimentazione dello spostamento dei varchi della Ztl in piazza Italia prenda il via, intanto due negozi decidono di abbassare le saracinesche e di aprirle altrove, in un centro commerciale.

Chi se ne va

Se da una parte, negli ultimi anni, alcuni imprenditori hanno scelto l’acropoli come luogo dove investire forze e risorse altri, di fronte a difficoltà reali, hanno chiuso le saracinesche per sempre oppure hanno deciso di trasferirsi altrove. Il negozio di prodotti tecnologici e di assistenza ha deciso di chiudere il punto vendita nell’acropoli per mantenere aperti invece quelli già esistenti nel centro di Foligno e al Gherlinda. Questo quello che indicano le vetrine del MedStore in via Calderini che già in questi giorni è chiuso. Poco lontano, in viale Indipendenza, proprio sotto il varco della Ztl, trasferimento in vista anche per Prenatal. Lo storico negozio dedicato alle neo mamme e ai neonati, come riportato dal Il corriere dell’Umbria, si trasferisce al Quasar. I vantaggi di aprire in un centro commerciale? L’innegabile maggiore facilità di parcheggio e la comodità di essere raggiunti dalle famiglie con passeggini.

Crisi nera nei centri cittadini

La chiusura delle attività commerciali nei centri storici è stata oggetto anche di uno studio elaborato dall’Ufficio studi di Confcommercio e pubblicato a febbraio e che ha tirato le fila degli ultimi dieci anni dei negozianti dove Perugia che fa registrare tra il 2008 e il 2017 una delle peggiori performance a rischio di declino: -24 %. Secondo i dati, a fronte dei 420 aperti nel 2008 sono 319 quelli sopravvissuti alla crisi degli anni successivi. In particolare, a soffrire sono stati le attività di  vendita di abbigliamento, accessori e souvenirs, seguiti dai negozi di articoli per la casa, dai tessili alla ferramenta, forniture elettriche o mobili. C’è chi crede che lo spostamento dei varchi della Ztl in piazza Italia risolverà la questione, ma secondo altri la domanda da farsi dovrebbe essere “Perchè salire in centro?“.

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