I Consiglieri regionali Lega Nord, Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini hanno presentato una mozione che impegna la Giunta ad attivare, per quanto possibile, una moratoria regionale contro la costruzione di moschee nel territorio umbro e più specificatamente in quello tiberino. A comunicarlo è lo stesso Mancini che ribadisce: “Occorre fronteggiare la nascita di questi centri islamici in nome della nostra cultura e della nostra tradizione“.
La Lega Nord Città di Castello, già dallo scorso dicembre, ha promosso una raccolta firme, che oggi conta numerose adesioni e che sarà intensificata nei prossimi giorni con dei gazebi, al fine di contrastare la realizzazione di centri islamici nel territorio.
“Ai rumors che volevano la costruzione di una moschea nel capoluogo tifernate – continua Mancini – abbiamo risposto richiedendo l’istruttoria tecnica direttamente al Comune. Dalla stessa risulta l’assenza di simili richieste così come ci ha certificato il servizio di Edilizia Privata tifernate, puntualmente sollecitato dal consigliere tifernate Lega Nord Marcello Rigucci“.
Per quanto riguarda il territorio di Umbertide, città dove molto probabilmente sorgerà uno dei più grandi centri culturali islamici di Italia (nella foto l’area preposta alla costruzione), posso garantire che, la Lega Nord pur non avendo consiglieri comunali all’opposizione, si batterà con fermezza e in ugual misura, difendendo tutto quello che può rappresentare il rispetto della nostra identità. La situazione di Umbertide è abbastanza allarmante e vogliamo sapere quali sono le ragioni urbanistiche che hanno indotto il Comune a fare tali scelte, perchè se da una parte sorgerà la moschea dall’altra c’è una caserma che rischia la chiusura e che ha difficoltà a vigilare il territorio. Ancora una volta scelte politiche dissennate ricadono sulla sicurezza dei cittadini umbertidesi
“Oltre a ciò – aggiunge il tifernate Riccardo Augusto Marchetti, responsabile giovanile nazionale Lega Nord Umbria – vorremmo avere anche delle risposte certe su chi finanzierà il progetto del centro culturale di Umbertide, se verranno utilizzate agevolazioni o risorse pubbliche per la costruzione della moschea. Vorrei sottolineare che con la realizzazione di questo centro culturale islamico, la sicurezza in Alto Tevere, ma anche quella dell’intera Umbria, diventerà utopia: sappiamo bene come l’Islam sia una religione frammentaria ed abbia al suo interno diversi modi di interpretare il Corano, ciò rende tutto molto complicato perché non potremo ma sapere chi o quale “corrente di interpretazione” entra o esce dal nostro comprensorio”.