Economia & Lavoro

Ad Orvieto la Confcommercio incontra i candidati a sindaco

I temi strategici per lo sviluppo di Orvieto sono stati al centro dell’incontro organizzato da Confcommercio con i candidati sindaco, ai quali i rappresentanti degli imprenditori del terziario hanno sottoposto, in un clima molto disteso, la loro proposta di ascolto e collaborazione attiva tra associazione d’impresa e futura amministrazione comunale, nell’interesse dell’intera comunità e dell’economia del territorio.

L’incontro è avvenuto nella sede Confcommercio a Palazzo Negroni, in Via Ripa Corsica, n. 3.

A fare gli onori di casa il presidente di Confcommercio Giuseppe Santi, mentre il vicepresidente Stefano Malentacchi ha esposto le idee di Confcommercio per lo sviluppo della città.

Presenti quattro dei cinque candidati sindaco – Franco Raimondo Barbabella, Giuseppe Germani, Matteo Panzetta, Roberta Tardani – ai quali Malentacchi ha rappresentato l’idea di uno sviluppo di Orvieto incentrato sul turismo, settore economico trasversale e in grado di portare ricchezza e benefici a cascata a tutti gli altri settori. I candidati sindaco, che hanno ascoltato e commentato nel merito le proposte di Confcommercio, hanno concordato infine sulla necessità di promuovere complessivamente il “prodotto Orvieto”.

“Noi vogliamo ripartire da un’idea di città ben precisa su cui declinare un prodotto-destinazione attrattivo per riuscire a posizionarci in un mercato sempre più competitivo”, ha precisato Stefano Malentacchi. “L’idea di città che abbiamo è di una città abitata, viva, vitale, moderna, pulita, accogliente, facile, con una elevata qualità della vita, dove si può vivere felici, una città “rifondata sulla bellezza”. Solo allora Orvieto sarà il luogo ideale, per un viaggio o per viverci tutta la vita. Una città meta turistica ideale perché viva, e viva perché meta di un turismo di eccellenza.

Per ottenere questo risultato – ha chiarito il rappresentante di Confcommercio Orvieto – occorre impegnarsi anche per porre fine allo stato di abbandono e di trascuratezza nel quale versano alcune aree della città. E mettere in campo progetti concreti di sviluppo sostenibile nel medio e lungo periodo, centrati sulla salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e naturale, la strutturazione di un prodotto turistico territoriale integrato, sul quale impostare una comunicazione mirata. Per creare, in definitiva, un circolo virtuoso capace di autoalimentarsi, a beneficio dei cittadini e di tutte le imprese del territorio”.