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Ad Orvieto c’è La Terra del Sorriso, storia di una “Comunità Ospitale”

Al margine estremo del Comune di Orvieto, al confine con San Venanzo, sul Monte Peglia, c’è un territorio di 22 ettari che ospita una Comunità di persone davvero speciale.
Nata 10 anni fa e cresciuta silenziosamente, La Terra del Sorriso è un originale ed unico esperimento di comunità, aperto a tutti, nato dall’esperienza e dal lavoro dei due principali fondatori: Sonia Fioravanti, una psicoterapeuta specializzata in ipnosi e Leonardo Spina, autore e gelotologo, nella vita anche marito e moglie.
La prima particolarità sta proprio nella parola gelotologia : cos’è ? Viene da greco, ghelos, che significa “risata”. Nel linguaggio giornalistico è stata chiamata anche “scienza del sorriso” o comicoterapia. E’ una disciplina che unisce arte e scienza nella cura e nella riabilitazione delle persone con disagio o ammalate. Un esempio ne sono i clown dottori, quegli strani operatori che vanno nei luoghi di sofferenza e, attraverso una metodologia scientificamente validata, sono in grado di operare sia sulla psiche che direttamente sullo stato di salute della persona.
I coniugi Spina Fioravanti, primi in Italia a portare la comicoterapia, hanno iniziato 25 anni fa a Roma ed il loro lavoro ha poi fatto nascere diverse realtà associative e cooperative sociali in Italia e Svizzera, con il pirotecnico nome “Ridere per Vivere”. Nel frattempo i due (supportati ora da uno staff di qualche centinaia di operatori) si dedicavano alla ricerca, alla formazione ed alla documentazione di questo lavoro attraverso l’Istituto Homo Ridens, che gestisce le attività sulla Terra del Sorriso, appunto. Ma che accade in questo estremo lembo del grande territorio di Orvieto ?
La Comunità Ospitale si basa su quattro pilastri: la cura, la formazione, la permacultura e l’arte.
Quattro modalità che si intrecciano per creare una forma di ospitalità davvero innovativa. Partendo dall’ultimo “pilastro”, i “terrasorridenti” sostengono che l’arte, in tutte le sue forme è l’attività più preziosa dell’essere umano, in grado di generare salute e bellezza. Sono così incentivati soggiorni per giovani artisti: c’è una sala musica, spazi per laboratori creativi di libero utilizzo. Si ricerca l’”architettura comica” e, attraverso la natura incontaminata, si offre l’ispirazione.
Riguardo alla permacultura, anche questa parola suona nuova: si tratta di un modo equilibrato di inserire una comunità umana nella natura, con il massimo del rispetto possibile, attraverso l’agricoltura sinergica, sistemi energetici innovativi, le famose tre “R”: recupero, riciclo, riuso… Le nuove costruzioni (che i terrasorridenti” vogliono creare rispetteranno i criteri della bio-architettura.
Nella permacultura sono comprese anche altre “strane” attività: ad esempio l’acqua sorgiva è attivata secondo il metodo del medico giapponese Masaru Emoto ( lo scienziato che ha dimostrato visivamente la “memoria dell’acqua”).
Per quanto riguarda la formazione, presso la Comunità ha sede la Scuola Europea di Alta Formazione “Norman Cousins”, per operatori sociosanitari, insegnanti e clown dottori. Supportata dall’unico Centro di documentazione sul ridere esistente in Italia, e dedicato a Massimo Troisi, la Scuola organizza (e non solo in sede) molte attività di formazione o anche di crescita personale. Il calendario è ricchissimo e si va dalle metodologie sanitarie olistiche, all’ipnosi (anche alle vite precedenti), alla gelotologia, alle cosiddette Nuove Scienze. Non manca la parte artistica, dedicata alla pittura, al clown ed alla danza.
L’ultimo pilastro de La Terra del Sorriso è forse il più importante di tutti ed è quello della “cura”, cioè del prendersi cura di persone svantaggiate: il progetto ora in atto, che avrà il suo culmine in maggio/giugno e si chiama “RI:DO, RItorno al DOmani: riabilitazione olistica per bambini post oncologici”.
La Comunità offre gratuitamente (basandosi su di un crowd funding, cioè una sottoscrizione partecipata sul web) soggiorni a bambini che escono dalle oncologie, e ad un loro accompagnatore. Bambini ed accompagnatori saranno guidati in un percorso sia di riabilitazione (convalescenza) che di prevenzione alle ricadute nel male; questo avverrà in modo olistico, cioè dando attenzione al corpo del bimbo, attraverso una dieta vegetariana e la disintossicazione degli organi emuntori, ed alle sue emozioni, attraverso il clown, la pet teraphy, la magia del gioco/teatro, l’incanto dell’avventura nel bosco. Meditazioni-gioco possono parlare al “profondo”, all’anima del piccolo, mentre il suo accompagnatore verrà informato sul come meglio proseguire questa riabilitazione/prevenzione una volta di nuovo a casa. Il percorso dura dai 15-20 giorni ed è replicabile. Il personale, scelto con un apposito bando, è tutto volontario.

Il rapporto della Comunità con la città di Orvieto è affidato soprattutto all’Associazione italo tedesca VIVA, che ha un po’ “adottato” la Terra del Sorriso e ne ha rilanciato alcune attività, in particolare i soggiorni estivi assai particolari (anche con l’aiuto della locale associazione “Segnali di fumo” ) in cui i bambini e gli adolescenti vivono nella natura, per una settimana, la vita dei Nativi Americani, una formula ormai consolidata che si ripeterà anche quest’anno, assieme alla “scuola di piccolo circo”.
L’associazione VIVA, al fine di far conoscere il lavoro di questa originale realtà del territorio orvietano, presenta, nel pomeriggio del prossimo 13 marzo, nella propria sede di Via del Duomo, una serata con Leonardo Spina che terrà, dapprima, la conferenza-spettacolo “GUARIR DAL RIDERE” e poi presenzierà alla proiezione del bellissimo docu film “Clownin’ Kabul” sulla missione umanitaria dei clown dottori, che lo stesso Spina e Ridere per Vivere organizzarono nel 2002, all’inizio della (purtroppo) ancora aperta guerra in Afghanistan.
Uno struggente e divertente messaggio di pace, reso ancor più attuale dal silenzioso, umile ed esaltante lavoro di questa comunità.
Per saperne di più: www.homoridens.net FB: La terra del sorriso