Città di Castello

Ad ogni chiesa il suo profilo, presentato censimento beni della Diocesi tifernate

Due anni di intensi lavoro per catalogare 145 chiese e pievi delle 60 parrocchie dei 7 Comuni della diocesi tifernate (Città di Castello, Citerna, Umbertide, San Giustino, Pietralunga, Monte Santa Maria Tiberina e Montone). Sono questi i numeri dell’importante Progetto di censimento informatizzato delle chiese della Diocesi di Città di Castello, presentato ufficialmente ieri (venerdì 27 maggio), al Salone Gotico del Museo diocesano tifernate.

Il vescovo della diocesi di Città di Castello, Mons. Domenico Cancian ha sottolineato i tre obiettivi di un “lavoro messo a punto in maniera certosina, motivo di onore e soddisfazione per la nostra chiesa: il primo è la Conoscenza del patrimonio, per un identificazione elencativa che porti anche ad una visione d’insieme; poi vengono la salvaguardia e la tutela, che comprendono la conservazione e il restauro e infine la valorizzazione e divulgazione del tutto”.

A seguire il Direttore Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) Don Valerio Pennasso ha parlato di un censimento che, a livello nazionale, “è partito nel 2008, e al quale hanno aderito ben 218 diocesi, per un totale di quasi 66mila edifici sacri censiti e 11171 schede tecniche”. Il rappresentante della Cei (che ha promosso questo imponente progetto) ha aggiunto che “il riconoscimento e la tutela del nostro patrimonio sono fondamentali per riconoscere la nostra storia e la nostra identità. Senza la valorizzazione delle opere non ci sarebbe neanche memoria”.

Il censimento – Ogni singola chiesa ha dunque la sua rispettiva “cartella clinica”, un scheda completa di ben 16 “campi” e “sottocampi”, tra i quali sono presenti la storia dell’edificio, la sua “età”, la georeferenziazione, lo stato di conservazione e tantissimi altri aspetti tecnici che vanno dalla funzionalità di degli impianti interni, passando per gli eventuali restauri, fino alla presenza di barriere architettoniche.

A lodare ed approfondire i contenuti del progetto sono intervenuti anche il Delegato Beni Culturali Ecclesiastici  della Conferenza Episcopale Umbra e vescovo di Gubbio Mons. Mario Ceccobelli, congratulatosi con Città di Castello “per essere stata la prima diocesi in Umbria a completare il censimento”, l’assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini, il Direttore del Segretariato Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria Luisa Montevecchi, l’Arch. Roberto Minelli della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, il Direttore Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Diocesi di Città di Castello Gian Franco Scarabottini e lo schedatore Luca Tarducci, tutti coordinati dalla moderatrice Catia Cecchetti. Nel chiostro del museo diocesano, fino al 12 giugno, è stata anche allestita una mostra documentaria e fotografica del censimento in questione.