Mezzo milione di euro per coppie under 40, famiglie monoparentali e single: torna il bonus della Regione per favorire l’acquisto della prima casa. Il bando sarà pubblicato domani (21 marzo) sul bollettino ufficiale di Palazzo Donini e ci saranno 30 giorni di tempo per presentare la domanda e accedere al contributo a fondo perduto.
La notizia del ritorno del bonus casa – dopo uno stop di un paio d’anni – viene data dall’assessore regionale alle politiche abitative, Giuseppe Chianella, illustrando anzitutto la dotazione del fondo. A disposizione ci saranno 500.000 euro, così suddivisi:
“Prevediamo l’erogazione di contributi in conto capitale, corrispondenti al 30% del costo dell’alloggio indicato nel contratto di acquisto, ivi comprese le eventuali pertinenze – spiega Chianella – fino ad un massimo di 30.000 euro per le giovani coppie e le famiglie monoparentali e 20.000 euro per i single”.
Per accedere al contributo a fondo perduto, le diverse categorie previste dal bando dovranno corrispondere a determinate caratteristiche. Per giovani coppie, si intendono quelle che, alla data di pubblicazione del bando, sono coniugate o conviventi nel medesimo stato di famiglia anagrafico. Entrambi i componenti la coppia devono avere un’età inferiore ai 40 anni o compiere il 40esimo anno nel 2018. Fanno parte del nucleo familiare della coppia coniugata o convivente esclusivamente i componenti la coppia ed i figli iscritti nel medesimo stato di famiglia anagrafico. Sono ammesse al beneficio anche le coppie coniugate i cui componenti abbiano stati di famiglia anagrafici distinti, purché non sussista separazione legale. Il nucleo famigliare deve essere titolare di reddito e deve avere un Isee (indicatore della situazione economica equivalente) compreso tra 7.000 e 23.500 euro.
Le famiglie monoparentali sono composte da un solo genitore (vedovo/a, separato/a, celibe/nubile, divorziato/a) e da uno o più figli minorenni; possono far parte del nucleo familiare anagrafico anche figli maggiorenni, purché disabili, con invalidità pari o superiore al 70%. In questo caso, il reddito Isee deve essere compreso tra 6.000 e 20.000 euro.
“Per single infine – illustra la nota diffusa dalla Regione – si intendono quei nuclei familiari composti da una persona (vedovo/a, separato/a, celibe/nubile, divorziato/a) di età superiore a 35 anni o che compia il 35esimo anno di età nel 2018”. Il reddito Isee 2018 deve essere compreso tra 7.000 e 18.000 euro.
Per partecipare al bando sarà inoltre necessario – tra l’altro – la residenza anagrafica o la principale attività lavorativa in Umbria da almeno 24 mesi continuativi e la non titolarità di immobili ad uso abitativo.
La nota della Regione specifica infine che gli alloggi da acquistare “devono essere ubicati in Umbria, devono far parte di un fabbricato costituito da almeno due alloggi, devono essere accatastati nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, avere una superficie utile non superiore a 95 mq e non devono essere di proprietà di ascendenti entro il secondo grado”. Il bonus non può essere richiesto per l’acquisto di alloggi di proprietà di operatori (imprese, cooperative, ecc.) che “hanno beneficiato di contributo pubblico per la realizzazione degli stessi, qualora quota parte del contributo medesimo viene riconosciuto all’acquirente e non è ammesso l’acquisto, da parte degli affittuari, di alloggi di proprietà pubblica inseriti nei piani di vendita approvati dalla giunta regionale”.
Dettagli, documenti e ulteriori informazioni possono essere reperiti digitando www.regione.umbria.it/edilizia-casa/contributi-per-l-acquisto-sul-libero-mercato
Il bonus casa della Regione nasce nel 2011 ed è stato attivo fino al 2015. In questo periodo sono state presentate 818 domande da parte di giovani coppie, nuclei monoparentali e single. Quelle accolte sono state 509, con la conseguente erogazione di contributi a fondo perduto per circa 13 milioni di euro. Di fatto, nel quadriennio coperto dai bandi, circa una casa ogni tre giorni è stata acquistata grazie ai contributi della regione. Le risorse messe a disposizione in questo 2018 – dopo che nel 2016 erano stati pubblicati i criteri per accedere ai contributi, ma senza procedere al bando – potrebbero garantire l’acquisto di circa 50 immobili.