Fa discutere la con la quale la dirigente della Direzione didattica di Magione informa il personale e i genitori degli studenti del progetto “Un Click per la Scuola”.
Un progetto nazionale, attraverso il quale Amazon destinerà il 2,5% di quanto incassato dagli acquisti alle scuole che saranno indicate dai clienti.
Nella comunicazione la dirigente spiega come aderire ed indica le scuole che possono usufruirne, con i relativi codici: le primarie di Magione, Agello, San Feliciano e Villa – Soccorso, le scuole dell’infanzia di Magione, Agello, Casenuove, San Feliciano, Sant’Arcangelo, Villa – Soccorso.
Soldi che la scuola utilizzerà per acquistare – viene spiegato nella lettera – attrezzature informatiche, materiale didattico ed altri prodotti in catalogo.
Rubeca attacca: la scuola si ritiri dal progetto
Contro l’iniziativa si scaglia il consigliere Francesco Rubeca, che chiede a scuola e amministrazione comunale di ritirarsi dal progetto. “Trovo questa iniziativa inopportuna e penalizzante per le imprese e le attività economiche del territorio” spiega Rubeca. Per il quale l’iniziativa, giudicata già sbagliata nella sua filosofia lo scorso anno, ora con la crisi innescata dal Covid diventa non solo diseducativa, ma dannosa per l’economia del territorio.
Chi difende l’iniziativa
Altri però difendono l’iniziativa e le istituzioni magionesi che hanno aderito. Sostenendo che comunque una certa quota di acquisti, anche in vista del Natale, viene comunque effettuata sulle grandi piattaforme online. E quindi, tanto vale approfittarne per aiutare le scuole.
Insomma, ognuno ha le sue ragioni, ideologiche o pragmatiche. Un dibattito che non ci sarebbe stato se le scuole disponessero del materiale necessario per le proprie attività, acquistato attraverso quanto incassato dalla tassazione nazionale e locale.