L’ex scuola di Ferentillo ha ospitato venerdì una partecipata assemblea per esporre alla cittadinanza le ragioni del Coordinamento per la difesa del Nera contro la costruzione di un inutile quanto dannoso acquedotto che capiterebbe 24.000 litri al minuto delle acque del fiume a 300 metri di profondità e , senza applicare il principio di precauzione, potrebbe mettere a rischio la portata del fiume e la vita stessa della Valnerina. “In un contesto in cui l’attuale acquedotto perde oltre il 40% dell’acqua invece di intervenire sulle infrastrutture per limitare le perdite o investire sul turismo di qualità e la tutela ambientale si preferisce, – commenta il comitato – irresponsabilmente, la logica dell’attacco ai beni comuni, la depredazione del territorio per captare più che l’acqua i fondi Ue, quelli regionali ed i soldi degli utenti tramite le bollette idriche. Il coordinamento ribadisce l’inutilità dell’opera, il nefasto impatto ambientale e quello pessimo sullo sviluppo del territorio per una presunta e non dimostrata dai fatti ‘emergenza siccità’ che non legittima assolutamente l’acquedotto”.
Il coordinamento promuove la settimana prossima, dopo quelle di Terni, Macenano e Ferentillo un’assemblea ad Arrone e sta costruendo una manifestazione popolare davanti al cantiere di Terria. Inoltre invita la popolazione ad esporre striscioni, immagini manifesti o messaggi/foto su #iostoconlanera per esprimere la contrarietà a questa sorta di “vampiro idrico” costruito per il profitto di pochi a discapito del nostro futuro. Sabato durante l’incontro “la Valnerina, uno dei luoghi piu belli d’Italia” organizzato dai comuni della valle a palazzo Spada per valorizzare il Nera il coordinamento è intervenuto “per contestare la facciata falsa della valorizzazione del territorio e della Valnerina proprio mentre stanno iniziando i lavori di un’opera che rischia di devastare il fiume la valnerina stessa. La lotta è solo l’inizio, – concludono – non ci fermeremo fino a quando sarà tutelata il territorio ed il fiume contro le captazioni”.