E’ sempre più critica la situazione delle acque Sangemini e Amerino e i sindacati di categoria proclamano lo stato di agitazione dopo che la proprietà ha fatto saltare l’incontro urgente richiesto.
Flai, Fai e Uila – preoccupate per la mancanza di risposte sul futuro dello stabilimento – hanno indetto per oggi, dalle 13 alle 15 un’assemblea retribuita in fabbrica per decidere le iniziative da portare avanti.
Acqua San Gemini e Amerino, a rischio posti di lavoro | Sindacati e istituzioni incontrano Pessina
Ieri intanto sulla vertenza è intervenuto il deputato del Pd Walter Verini: “Il PD è al fianco dei lavoratori della Sangemini, condividendo le iniziative intraprese dalle organizzazioni sindacali per la tutela della continuità produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro. E’ necessario che la proprietà e i vertici di Acque Minerali d’Italia non sfuggano al confronto e offrano risposte serie per il futuro delle aziende del gruppo e qui in Umbria, in particolare, della Sangemini. E’ necessario che la Regione Umbria assuma iniziative in questa direzione e anche noi investiremo il Governo nazionale della questione”.
“Le attuali problematiche che stanno interessando il Comune di Sangemini e l’omonima azienda che si occupa di acque, dando lavoro a numerosi operai e, di conseguenza sostentamento a molte famiglie sul territorio, interessano in qualche modo anche un’amministrazione e un sindaco poco ascoltati e cioè quella di Acquasparta”. A dirlo è il sindaco, Giovanni Montani che ha diffuso un comunicato nel quale chiede il coinvolgimento del Comune di Acquasparta al tavolo per la Sangemini.
“Acquasparta – sostiene il sindaco nella nota – ospita nel suo territorio quattro delle cinque sorgenti a marchio Sangemini e, di conseguenza, il suo coinvolgimento non dovrebbe essere bypassato quando istituzioni e privati si siedono al tavolo delle trattative”.
A proposito dell’incontro svolto tra il gruppo Pessina, i sindacati e il Comune di Sangemini, Montani sottolinea che “nessuno ci ha interpellato e non siamo per niente contenti del trattamento ricevuto. Ci siamo messi fin da subito dalla parte degli operai – afferma – e ci siamo schierati con l’amministrazione sangeminese per trovare, insieme, una soluzione che non penalizzi il nostro territorio ma che anzi, possa essere una vera occasioni imprenditoriale per tutti. Eppure – stigmatizza – la nostra voce non viene sufficientemente ascoltata e questo non va bene”.
Montani poi ricorda che “l’Acqua Amerino, uno dei marchi di punta insieme a Sangemini e Fabia, presente anche al Vittoriale di D’Annunzio, è parte dell’identità di Acquasparta ed io ci tengo particolarmente a sottolinearne l’importanza e l’appartenenza. Di sicuro – rimarca – l’esclusione di Acquasparta dagli incontri istituzionali non aiuta la già complessa situazione del gruppo Pessina che sembra voler allontanare le acque umbre dal loro territorio di origine.
Abbiamo tutta l’intenzione di far sentire la nostra voce – continua Montani – è impensabile per noi, come amministrazione comunale, restare con le mani in mano e lasciare le sorti del futuro imprenditoriale del nostro territorio in mano ad altri. Cercheremo di intervenire nei modi e nella misura più consona – conclude il sindaco – di concerto con il sindaco Clementella a cui va tutto il nostro supporto e la nostra solidarietà per la difficile situazione che sta affrontando”.