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Acqua, Regione approva intervento da 52 milioni di euro

Oltre cinquantuno milioni e 800 mila euro da destinare ad interventi per la depurazione delle acque e l’approvvigionamento idrico: a tanto ammontano le risorse assegnate alla graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento approvata dalla Giunta regionale dell’Umbria e illustrata stamani a Perugia dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e dall’assessore all’ambiente, Silvano Rometti. Presenti l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Perugia, Ilio Liberati, il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, il direttore dell’ATI 4, Roberto Spinsanti.
“Gli interventi – ha spiegato la presidente Marini – previsti nell’ambito di una specifica Azione del Programma attuativo regionale per l’utilizzo dei Fondi per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 (FSC), verranno realizzati in conformità agli indirizzi del Piano regionale di tutela delle acque (PTA) e dal Piano regolatore regionale degli acquedotti (PRRA).
“Diamo così attuazione ad una serie di interventi per il ciclo idrico integrato che riguardano sia il sistema acquedottistico dell’Umbria, che il miglioramento della qualità delle acque della nostra regione – ha aggiunto la presidente – a cui abbiamo destinato risorse certamente consistenti derivanti dai fondi per lo sviluppo e la coesione, integrate da risorse regionali e con un cofinanziamento a carico della tariffa di oltre 11 milioni. Le significative risorse a disposizione – ha aggiunto la presidente – permetteranno, in questa fase di profonda sofferenza, un rilancio degli appalti pubblici con una ricaduta economica positiva per il territorio”.
“Grazie alle opere che si andranno a realizzare si potranno realizzare importanti interventi riferiti al ‘Bene acqua’, importantissimo per la comunità. – ha precisato l’assessore Rometti – La Regione ha già speso per la depurazione 43,5 milioni di euro e con questi nuovi interventi si completeranno le opere riferite alla depurazione anche sui centri minori. Ciò permetterà di superare le criticità ambientali causate dalle acque reflue, nonché ridurre l’inquinamento derivante da insediamenti civili e produttivi attraverso la razionalizzazione ed il potenziamento dei sistemi di collettamento e di depurazione. Per quanto riguarda gli acquedotti – ha poi aggiunto l’assessore – l’obiettivo è di risparmiare la risorsa idrica ed arrivare entro il 2015 a contenere le perdite del 20 per cento. Ciò sarà possibile rendendo più efficiente l’intero sistema, attraverso la ricerca e il contenimento delle perdite in rete e la captazione e la realizzazione di infrastrutture a completamento dei grandi schemi idrici regionali”.

Sono risultati ammissibili a finanziamento 33 interventi per il settore acque reflue che interessano 21 agglomerati umbri: Amelia, Amelia-Fornole, Cascia, Castel Ritaldi, Castel Viscardo, Città della Pieve, Corciano, Deruta-Torgiano-Bettona, Foligno-Spello, Gubbio, Marsciano, Montefalco est, ovest e Pietralunga, Norcia, Panicale-Tavernelle, Perugia, Piediluco, Sangemini, San Giustino, San Martino in Campo, Trevi-Cannaiola, Trevi Pietrarossa. Il costo previsto per le opere è di 23,06 mln di euro, di cui 20,7 mln di euro a carico delle risorse FSC e 2.3 mln di euro a carico della tariffa.

Relativamente al settore acquedotti la presidente Marini e l’assessore Rometti hanno evidenziato in particolare l’intervento che interessa la città di Terni e l’Amerino per la realizzazione del quale sono stati stanziati circa 24 milioni di euro.
“L’opera – hanno riferito la presidente e l’assessore – darà completezza alla pianificazione regionale di settore e permetterà di ottenere un’ottima qualità dell’acqua ad uso potabile, in quanto gli utenti la riceveranno direttamente dalle sorgenti appenniniche del Nera”.

“Già nel 2012 – hanno precisato – la Giunta regionale aveva individuato, in uno stralcio del Programma attuativo regionale, gli interventi per la riduzione delle perdite nelle reti acquedottistiche umbre, per un importo di 4,5 mln di euro. Queste risorse hanno permesso di non aggravare la tariffa a carico dei cittadini”.
Il direttore dell’ATI 4, Roberto Spinsanti, ha puntualizzato che “l’opera coprirà il fabbisogno di un territorio con una popolazione di 180 mila persone, mentre il termine per il completamento dei lavori è fissato entro il 2018”.