Luca Biribanti
Sono partiti 2 avvisi di garanzia nei confronti dei vertici della SII in relazione alla vicenda legata ai depuratori di acqua di Acquasparta e Amelia. I valori di zinco in uscita dal depuratore non rispetterebbero le norme di legge: è quanto è emerso da un'indagine condotta dal Corpo Forestale che ha portato il gip di Terni, Maurizio Santoloci ad accettare la richiesta del Sostituto Procuratore, Elisabetta Massini, di porre sotto sequestro gli impianti. Dopo gli ultimi sopralluoghi degli agenti del Corpo Forestale, il provvedimento di sequestro è stato fatto slittare di 24 ore per questioni tecniche chiarite in una nota del Corpo Forestale: “durante le operazioni e' giunto un successivo decreto di rettifica dall'Ufficio del gip in cui, valutate le osservazioni della parte (Sii gestore degli impianti), e' stato ordinato il differimento di 24 ore della procedura di sequestro. La motivazione, di natura tecnica, si riferiva principalmente alla difficolta' da parte del gestore a reperire automezzi idonei per il trasferimento dei reflui, presenti in grande quantita' a causa delle recenti piogge, ad altro sito di depurazione”. Intanto i vertici del SII (Sistema Idrico Integrato) hanno fatto presente che i valori fuori norma di zinco erano stati già rivelati dai tecnici dell'azienda addetta al controllo e sarebbero dovuti alla presenza di scarichi industriali non autorizzati in fognatura che avrebbero alterato i valori delle analisi di laboratorio. Secondo quanto riferito dai vertici del SII la denuncia dei valori anomali era avvenuta già 2 mesi fa alla magistratura e oggi il servizio si sente 'parte lesa e non responsabile dell'accaduto',
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ACQUA INQUINATA DALLO ZINCO: PARTONO 2 AVVISI DI GARANZIA AI DANNI DEI VERTICI DEL SII DI ACQUASPARTA E AMELIA
Mar, 05/07/2011 - 21:14