Il Consiglio comunale di Trevi ha approvato, con i voti del gruppo di maggioranza, un ordine del giorno presentato dal Capogruppo Irene Dominici, per il riconoscimento dell’acqua come bene comune e del Servizio Idrico Integrato come servizio privo di rilevanza economica. L’approvazione dell’ordine del giorno impegna il Consiglio comunale a mettere in atto tutte le azioni necessarie per chiedere l’abrogazione della legge recentemente approvata con voto di fiducia alla Camera, che porterà alla privatizzazione dell’acqua. Il Consiglio si impegna, inoltre, a riconoscere nel proprio Statuto comunale il diritto umano all'acqua, ossia l’accesso a questa risorsa naturale come diritto universale e lo status di bene comune pubblico. Si impegna, inoltre, a confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e a riconoscere tale servizio come privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini. “Abbiamo ritenuto importante – afferma il consigliere Irene Dominici – aprire una discussione su questo importante tema, perché riteniamo che l’approvazione della nuova normativa esponga l’acqua, che è un bene universale e pubblico, ai forti condizionamenti di interessi privati, in assenza di un garante in grado di esercitare un controllo sulla corretta applicazione delle tariffe. Infatti, le esperienze fatte in alcuni Comuni del nostro Paese hanno dimostrato che privatizzazione non è stato sinonimo di investimenti, di scelte legate alla qualità delle infrastrutture e di controllo dei prezzi. C’è inoltre da considerare che pure in sede europea e internazionale si sta tornando indietro, rispetto alle scelte più spinte di liberalizzazione, proprio sull'acqua. E’, inoltre, plausibile pensare che, in una logica di mercato, i consumatori saranno spinti a consumare più acqua, bene insostituibile e non infinito, scelta questa che sarebbe in netto contrasto con le politiche di risparmio idrico intraprese da questa amministrazione comunale. Spiace constatare – conclude il Consigliere Dominici – che l’approvazione di questo ordine del giorno sia avvenuta con il voto contrario della minoranza, che sull’affermazione di questi principi universali avrebbe potuto dare il proprio sostegno, anziché appoggiare le scelte del governo per solo spirito di appartenenza politica.”