Le analisi dell’acqua in una struttura extralberghiera evidenziano la contaminazione dal batterio della legionella: un’ordinanza del sindaco fa scattare il divieto di abitabilità. Dopo l’allarme per legionellosi nel Bresciano e la scoperta di due casi di infezione da legionella anche in Umbria, nell’orvietano a settembre, ora spunta la situazione di un agriturismo situato nel territorio comunale di Narni, oggetto di un’ordinanza del sindaco Francesco De Rebotti dopo le analisi di Arpa e Usl Umbria 2.
Secondo quanto viene ripercorso dall’ordinanza comunale, emanata in data 28 settembre, tutto è iniziato a seguito di un’indagine dell’Usl su dei campioni di acqua prelevati da una struttura ricettiva, dotata di pozzo e non allacciata al pubblico acquedotto. Le analisi compiute dall’Arpa Umbria hanno evidenziato una contaminazione da legionella. Da qui la comunicazione inviata dall’azienda sanitaria al Comune evidenziando “la non abitabilità della struttura”, “in quanto l’impianto idrico a servizio della struttura non può essere utilizzato perché contaminato e, comunque, privo del giudizio di potabilità dell’Usl Umbria 2“.
L’atto del sindaco, quindi, vieta l’abitabilità della struttura (dove vivono i due gestori di essa), “fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di potabilità dell’impianto idrico a servizio della struttura”.