E’ una comunità sconvolta quella al confine tra la Toscana e l’Umbria. Martedì 7 giugno è arrivato, come un fulmine a ciel sereno, l’arresto di un 50enne operaio altotiberino, accusato di violenza e abuso sulle figlie, all’epoca dei fatti minorenni. A prelevarlo dal posto di lavoro, nell’aretino, tra lo sgomento e l’incredulità dei colleghi, sono stati gli agenti del commissariato di Polizia tifernate, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Valerio D’Andria, su richiesta del pm Mara Pucci.
Ieri l’uomo, nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi al carcere perugino, secondo quanto riferito dai suoi legali Gioia Cecchini e Benedetta Barberi Nucci, si è avvalso della facoltà di non rispondere.