Era stato accusato di deposito incontrollato di rifiuti pericolosi, a seguito di un accertamento del Corpo Forestale di Città di Castello ma, dopo un procedimento durato ben 5 anni, un noto imprenditore a capo di una azienda operante nel settore meccanico di San Giustino, è stato assolto ieri (mercoledì 16 marzo).
Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna a 6 mesi di reclusione e 6000 euro di ammenda, mentre la difesa, rappresentata dall’avvocato Luciana Veschi del foro di Perugia, ha sostenuto l’errata qualifica del rifiuto ed il rispetto dei criteri qualitativi, quantitativi e temporali effettuati dall’imputato, che delegava una società terza al recupero dei rifiuti, limitandosi al deposito temporaneo, in attesa di raccolta e nelle modalità consentite dalla legge.
Il Giudice del Tribunale di Perugia, Dott.ssa Restivo, ha così deciso di assolvere l’imputato perché il fatto non costituisce reato.