Qualcosa finalmente si muove sul fronte dell’accordo di programma dell’Ast targata Gruppo Arvedi. E’ quanto emerso questa mattina durante il nuovo tavolo istituzionale in Regione con i sindacati che ha visto la presenza anche della proprietà delle acciaierie di Terni. C’era infatti l’amministratore delegato di Finarvedi Mario Arvedi Caldonazzo. A rappresentare la città dell’acciaio, invece, il vicesindaco Riccardo Corridore ed il vice presidente della Provincia di Terni, Gianni Daniele.
Mentre nelle ultime ore è arrivata anche la convocazione dell’atteso tavolo ministeriale: il Mimit ha convocato le parti infatti per il 14 novembre.
A Perugia, intanto, si è parlato di vari temi dirimenti per il territorio, come energia, infrastrutture ed ambiente. Con l’azienda che ha confermato tutti gli impegni annunciati al suo ingresso in Ast, forte anche del via libera arrivato da Bruxelles alla richiesta di finanziamenti fatta dal Gruppo Arvedi a sostegno del piano industriale.
La Tesei, dopo aver ringraziato i presenti per aver risposto positivamente all’invito, ha infatti aggiornato sulle importanti novità emerse negli ultimi giorni durante il confronto tra Governo, Regione e Proprietà dell’azienda. Dalle notizie in possesso di Regione ed azienda, infatti la DG Competition della Commissione Europea ha trasmesso una comunicazione di risposta al Governo in cui ha tracciato alcune richieste prescrittive, in merito all’elegibilità del fondo PNRR ‘’Hard to abate’’ a sostegno dell’Accordo di Programma Ast, che l’azienda, però, ritiene sostenibili e che impegnano ulteriormente il Governo ad una risposta alla DG Competition della Commissione Europea entro 10 giorni lavorativi.
La Presidente Tesei ha inoltre espresso soddisfazione per la convocazione dei sindacati presso il Mimit in programma il prossimo 14 novembre, e ha poi invitato l’Amministratore delegato Caldonazzo a relazionare sullo stato dell’arte. Caldonazzo, accettando l’invito della Presidente, ha ripercorso l’iter e le interlocuzioni che azienda e Regione hanno intrapreso con le Istituzioni nazionali e europee su tutti i temi caratteristici dell’Accordo di Programma, accordo propedeutico al nuovo Piano industriale per il quale, comunque, l’azienda ha già investito circa 100 milioni di euro e, una volta avuto il parere favorevole della Commissione Europea, è pronta ad investire ulteriori 800 milioni di euro nel piano industriale di decarbonizzazione, in parte largamente minoritaria oggetto di finanza agevolata. Caldonazzo ha contestualmente fornito la disponibilità dell’azienda, come richiesto da Tesei e Sindacati, a discutere del Piano Industriale in un incontro azienda-sindacati in AST.
All’esito dell’incontro odierno si registra la presa di posizione della Uilm di Terni, che esprime “rispetto alla discussione una valutazione positiva nell’individuazione del percorso, che chiaramente dovrà essere sostanziato con il merito della stesso che avverrà in sede locale tra Azienda e OO.SS.. Inoltre, novità fondamentale, la Proprietà si è resa disponibile sin da subito a confrontarsi sul piano industriale e su quale progetto di sviluppo che il Sito dovrà avere per i prossimi anni.
Il 14 novembre le OOSS NaIonali e Territoriali sono state convocate dal MIMIT per aggiornamenti su AST e accordo di programma. La UILM di Terni rispetto a quanto detto chiarisce che gli asset, gli assetti, gli investimenti e i livelli occupazionali sono elementi fondamentali a cui non si può rinunciare”.
(articolo in aggiornamento)