Un tunisino di circa 30 anni è stato trovato morto vicino al palazzo delle Poste di via Mario Angeloni, a Perugia. Secondo le prime informazioni, sarebbe morto per una coltellate multiple (fatale quella al costato), non è chiaro se per un regolamento di conti o dopo una lite. L’omicidio è avvenuto nella notte tra sabato 21 e domenica 22 settembre, tra Case Bruciate e Fontivegge.
Sposato con un’italiana, regolarmente residente in Italia e noto alle forze dell’ordine per motivi di droga, l’uomo, poco prima di morire, avrebbe anche partecipato all’aggressione di una guardia giurata residente nella zona di Fontivegge, ‘assaltato’ da un gruppetto di stranieri (quattro persone, di cui una sarebbe già stata arrestata).
Allertati da un passante che, tornando a casa, ha notato l’uomo che stava agonizzando, sono intervenuti sul posto i soccorso sanitari, i vigili del fuoco e la squadra mobile. A seguito della constatazione di decesso sono arrivati anche il magistrato di turno, il medico legale e la polizia scientifica.
Le indagini sono in corso.
Il racconto della guardia giurata
La guardia giurata, che lavora e risiede nella zona, ha raccontato di essere stato aggredito intorno alle 21 di sabato sera, in piazza del Bacio, davanti all’ingresso di casa. Quattro gli aggressori, che lui identifica come tunisini. “Uno mi tira addosso una bottiglia piena di birra con l’aggiunta di un colpo in pieno viso“, spiega. E aggiunge: “Ormai come guardia giurata e residente, sono consapevole di essere odiati dagli spacciatori di Fontivegge, ma mai mi sarei aspettato un epilogo così violento“.
Sempre secondo quanto raccontato dalla guardia giurata, uno degli autori è stato arrestato, mentre un altro è il tunisino trovato morto vicino a via Angeloni, davanti al gommista, nei pressi delle Poste.
Alla fine di agosto la stessa guardia giurata aveva denunciato ai carabinieri il furto con scasso nella sua auto, in sosta al parcheggio del Lidl. La guardia giurata ha anche provato ad inseguire il ladro, che a suo giudizio è un tunisino. Successivamente, insieme ai carabinieri, anche grazie all’ausilio delle immagini di sorveglianza, aveva fornito indicazioni alle forze dell’ordine per l’identificazione del ladro.
Sul gruppo Facebook “Progetto Fontivegge” la guardia giurata sta ricevendo numerose attestazioni di solidarietà per l’aggressione subita. Sale anche lo sdegno per l’ennesimo fatto di violenza che, in quella zona, vede coinvolte persone di nazionalità tunisina.
Caccia all’uomo
Caccia all’uomo per rintracciare l’autore (o gli autori) dell’accoltellamento costato la vita al tunisino. Ma grazie alla testimonianza della guardia giurata, si cerca anche di risalire agli altri due autori dell’aggressione da lui subita. Non si esclude, visto il susseguirsi degli eventi nella zona di Fontivegge tra sabato e domenica, che i due episodi possano essere in qualche modo collegati.
Leonelli alla maggioranza: “Basta con le facili promesse”
“Basta con le facili promesse, basta con le proposte ad effetto, basta con le sterili polemiche politiche cui ci hanno abituato quelli che adesso non riescono neppure a sbloccare le risorse per i progetti di riqualificazione”. Così in una nota il consigliere regionale del Partito democratico, Giacomo Leonelli, commenta la notizia dell’omicidio avvenuto questa notte nella zona di Fontivegge e maturato con ogni probabilità nell’ambito dell’attività di spaccio della droga.
“In poche parole – prosegue Leonelli – basta con la propaganda facile. Per anni il centrodestra ha cercato capri espiatori nelle passate amministrazioni e nel passato governo e invece a Fontivegge si continua a spacciare e si continua a morire nei piazzali dei condomini, come è accaduto stanotte”.
“Facciamo invece squadra, cominciando dai soldi del bando periferie – propone Leonelli -. Si tratta di risorse importanti per riqualificare quell’area. Siamo pronti a fare la nostra parte accanto a Sindaco e Giunta Comunale: i partiti del Governo del Cambiamento (Lega e M5s) non possono continuare a far finta di nulla!”
Ha collaborato Massimo Sbardella