Trasimeno

Accoltellati al ristorante, arrestata la ex di uno dei due fratelli. Fermo per 2 egiziani

Arresti domiciliari per la donna coinvolta nel duplice tentato omicidio avvenuto qualche sera fa a San Feliciano di Magione. Agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico, è finita infatti anche la ex moglie di uno dei due fratelli accoltellati nel loro ristorante martedì 12 dicembre. Lo ha disposto il gip del tribunale di Perugia dopo la richiesta della Procura guidata da Raffaele Cantone.

Due fermi di indiziato delitto sono stati inoltre eseguiti dai carabinieri di Magione e da quelli di San Giustino nei confronti di due degli egiziani che avrebbero partecipato all’accoltellamento. Dei tre egiziani coinvolti nella vicenda, infatti, due erano stati arrestati nell’immediatezza dei fatti dai carabinieri della Compagnia di Città della Pieve, ma solo per uno dei due il gip aveva convalidato l’arresto.

Secondo quanto ricostruito gli inquirenti, nella sera del 12 dicembre una donna, ex moglie di una delle due vittime, insieme al proprio compagno di origini egiziane e ad altri due suoi connazionali, si era recata nel ristorante – pizzeria che l’ex marito gestisce insieme al fratello: al culmine di un acceso litigio, i gestori del locale sono stati attinti da violente coltellate in più zone del corpo. La sorella e la madre dei due ristoratori erano intervenute in difesa dei propri congiunti, rimanendo a loro volta ferite nella colluttazione in modo fortunatamente non grave. Mentre i due fratelli erano stati ricoverati in prognosi riservata all’ospedale di Perugia.

Gli aggressori erano poi fuggiti a bordo di un’auto guidata dalla donna, rimanendo coinvolti poco dopo in un incidente stradale. Il veicolo si era infatti scontrato con un’auto guidata da una giovane, figlia della donna alla guida dell’altra auto e del ristoratore accoltellato. La notte stessa i due presunti autori dell’aggressione (due dei tre egiziani) – a conclusione degli accertamenti svolti nell’immediatezza – erano stati tratti in arresto poiché ritenuti presunti responsabili di duplice tentato omicidio in concorso tra loro e associati presso la casa circondariale di Perugia – Capanne.

A seguito dell’ordinanza di convalida dell’arresto di uno dei due arrestati, i carabinieri del comando provinciale di Perugia (ed in particolare della Compagnia di Città della Pieve) avevano acquisito ulteriori importanti elementi a carico di tutti i soggetti coinvolti nell’aggressione: in particolare le dichiarazioni ed i riconoscimenti effettuati da uno dei feriti e dalla sorella, le dichiarazioni rese da altri soggetti non implicati nei fatti e le immagini di telecamere posizionate in prossimità del ristorante. Tutti elementi che hanno consentito di raccogliere gli elementi probatori e indiziari che hanno portato, martedì, all’emissione del decreto di fermo da parte del pm e alla precedente richiesta di misura cautelare nei confronti della donna. I  carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione di dispositivi elettronici di controllo emessa dal gip del Tribunale di Perugia nei confronti della donna, ex moglie di uno dei due fratelli feriti, poiché ritenuta presunta responsabile di tentato omicidio in concorso nonché di lesioni personali aggravate. Contestualmente, a Magione e San Giustino, i carabinieri hanno rintracciato – anche con l’ausilio dei militari della Compagnia di Città di Castello – i due soggetti di origini egiziane destinatari del decreto di fermo di indiziato di delitto ex art. 384 c.p. emesso nei loro confronti dalla Procura perugina, ritenendo concreto il pericolo di fuga degli stessi. L’accusa a carico dei due arrestati è di tentato omicidio in concorso e di lesioni personali aggravate. I due, concluse le formalità di rito, sono stati associati presso il carcere di Perugia – Capanne a disposizione dell’autorità giudiziaria.

(foto di repertorio)