Lite tra due donne sudamericane nella notte a Perugia, una accoltellata soccorsa grazie alla segnalazione di un passante

Una donna, una 41enne sudamericana, è stata accoltellata al torace nella notte a Perugia, in via Sicilia. A dare l’allarme è stato un passante, che ha allertato il 118 che ha prestato le prime cure alla ferita.

L’episodio è avvenuto nei pressi del sottopasso che porta alla stazione di Fontivegge. Sul posto è intervenuta la polizia: agli agenti l’uomo che ha chiamato i soccorsi ha raccontato di aver notato la donna – in stato di alterazione dovuto all’abuso di sostanze alcoliche – in compagnia di un’altra ragazza che, alla sua vista, si è allontanata velocemente. Dopo aver avvicinato la 41enne, l’uomo aveva notato che presentava una ferita da taglio all’altezza del torace. Allarmato, aveva quindi immediatamente chiesto l’intervento dei soccorsi.

Accompagnata in ospedale, al termine delle cure, la donna accoltellata (fortunatamente in modo non grave) è stata sentita dai poliziotti. Ha quindi raccontato di aver litigato con la propria compagna – una cittadina classe 1982, anche lei sudamericana – che è risultata essere irregolare sul territorio nazionale. La discussione, iniziata per strada, era poi proseguita all’interno dell’abitazione della coppia dove la 40enne, al culmine della lite, aveva preso un coltello e l’aveva colpita al petto.

Gli agenti, a quel punto, si sono portati presso la residenza della vittima dove hanno identificato la compagna e un altro cittadino straniero – classe 1980, risultato anch’egli irregolare sul territorio nazionale – per poi provvedere alla perquisizione domiciliare che ha dato esito positivo. Infatti, all’interno dell’abitazione gli operatori hanno rinvenuto un coltello da cucina e una maglietta con delle tracce ematiche, entrambi sequestrati dai poliziotti.

Accompagnati presso gli uffici della Questura per una compiuta identificazione, al termine delle attività di rito, la 40enne è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate. Entrambe le donne sono state inoltre messe a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, per le valutazioni relative alla loro posizione sul territorio nazionale.