Giunti a Spoleto, nella mattinata di oggi, mercoledì 13 aprile, i primi dodici profughi provenienti dalla Tunisia, ospitati nel Palazzetto della Misericordia, nei locali situati tra la sede della Caritas diocesana e la Mensa della Misericordia. Si tratta di ragazzi tra i venti e i trenta anni, sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa e passati nei Centri di prima accoglienza. Intercettati dalla Protezione Civile della Regione nelle strade dell’Umbria centrale, sono stati prontamente accompagnati nella città di Spoleto, la quale, in sinergia con la Caritas diocesana, ha dato disponibilità ad accoglierne una trentina. Nei prossimi giorni giungeranno gli altri profughi che verranno sistemati in alcuni locali del Comune a S. Giovanni di Baiano (sei) e nel Centro della Protezione Civile a S. Nicolò (una dozzina).
Ad attendere queste persone c’erano: don Vito Stramaccia, Direttore della Caritas; Paolo Risoldi dei Servizi Sociali del Comune; Francesca Peppicelli Vice Questore Aggiunto, Commissario di Spoleto; Emanuela De Vincenzi, Comandante della Polizia Municipale di Spoleto; medici della Asl num. 3; volontari di varie associazioni locali.
I tunisini, appena arrivati in città, sono stati sottoposti alle visite mediche e sistemati nei locali della Caritas, dove hanno trovato l’occorrente per l’igiene personale e per un primo cambio di abiti. Le Forze dell’Ordine hanno, invece, provveduto a raccogliere le generalità di queste persone.
«La Caritas diocesana, così come le altre Caritas dell’Umbria, afferma don Vito Stramaccia, ha accolto l’invito delle Istituzioni Pubbliche a collaborare nel garantire ospitalità a questi fratelli. Lo spirito col quale agiamo è quello dell’evangelista Matteo: “ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato”. Grazie al sostegno dei volontari della Caritas, ma anche di molte associazioni cittadine, riusciremo a far fronte a questa nuova emergenza, garantendo comunque tutti gli altri servizi di prossimità alle persone più povere del nostro territorio».
I profughi ospitati a Spoleto, anche quelli che dimoreranno nelle strutture del Comune, consumeranno i pasti (colazione, pranzo e cena) alla Mensa della Misericordia della Caritas. Pronti già i turni dei volontari. La Caritas diocesana ringrazia le associazioni, i gruppi e i movimenti che già hanno dato disponibilità per collaborare: gli Scout, l’AVULSS, il Volontariato Vincenziano, l’Associazione “G. Parenzi”, i ragazzi della Pastorale Giovanile diocesana, il Cammino Neocatecumenale, il Rinnovamento nello Spirito e i ragazzi della Fattoria della Misericordia di Eggi.