E' stata accesa questa mattina la Fiaccola Benedettina “Pro Pace et Europa Una”, sempre ispirata ai valori umanitari e civili di San Benedetto, e tesa a sensibilizzare le popolazioni ed i responsabili della politica mondiale al valore della pace e della fratellanza universale. La Fiaccola è stata ricevuta e accesa nel monastero italo-bizantino di Santa Maria a Grottaferrata dall'Egumenos Emiliano Fabbricatore, che ha accolto calorosamente l'intera delegazione composta dal Commissario Straordinario del Comune di Norcia Giancarlo de Filippis, dall'arcivescovo di Spoleto-Norcia Riccardo Fontana, dal Priore del monastero “Maria Sedes Sapientiae” di Norcia, Padre Cassian Folsom, da monsignor Mario Curini, da rappresentanti dei Comuni di Arquata del Tronto, Roiate e Grottaferrata e da 12 tedofori.
“E' un immenso piacere per me e per tutta la delegazione che ha accompagnato la Fiaccola Benedettina essere giunto in questo splendido e antico monastero, che con Norcia ha in comune il legame alla profonda e rigogliosa tradizione monastica”, ha detto il Commissario de Filippis. “L'arrivo della Fiaccola in questo luogo – ha proseguito durante la cerimonia – vuole essere un esempio tangibile della possibilità di scambio e comunione tra diverse confessioni religiose, nel nome dell'universalità dei valori contenuti nel messaggio di pace di San Benedetto”. Nel monastero esarchico di Grottaferrata, infatti, vivono e pregano monaci cattolici di rito bizantino-greco, rappresentanti della Congregazione d'Italia dei Monaci Basiliani, istituzione creata nella Chiesa cattolica per riunire i monasteri di rito bizantino presenti nell'Italia meridionale. Il gesto ecumenico affidato alla Fiaccola è stato pertanto quello di riconoscere questa tradizione cattolica nel nostro Paese e di rilanciare l'importanza del rispetto e dell'unione dei popoli, anche di diverse confessioni religiose. “Nello spirito che anima le nostre comunità monastiche – ha detto l'archimandrita Fabbricatore – sono onorato di accendere e benedire questa ‘fiammella' di pace e di unione”. Dal monastero di Grottaferrata, da sempre considerato un luogo di incontro e di dialogo tra l'Occidente latino e l'Oriente ortodosso, anche perché fondato cinquant'anni prima dello scisma che portò alla separazione tra Cattolici ed Ortodossi, e quindi sempre in Comunione con la Chiesa di Roma, la Fiaccola è partita alla volta di Montecassino, il monastero fondato proprio da San Benedetto nel 529, per poi ripercorrere, nei prossimi giorni, gli altri luoghi in cui visse il Santo Patrono d'Europa.