Perugia

Accademia di Belle arti, altro passo verso la statalizzazione

L’avanguardia della creatività tra le antiche mura del centro storico di Perugia. E’ il Polo Santa Chiara, in via Tornetta, luogo scelto dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” come sede distaccata per ospitare le scuole di Design e Scenografia. Aule, ampie e luminose, laboratori, sale riunioni ma anche l’AbaFabLab e l’archivio librario della Provincia di Perugia, con annesso spazio di consultazione e lettura, comprensivo dell’antico fondo dell’ex biblioteca psichiatrica. Oltre mille e cinquecento metri quadri, su due piani, che abbracciano il chiostro interno cinto dalle mura trecentesche. Un edificio a pochi passi dalla sede centrale della storica Istituzione, sita nella soprastante piazza San Francesco al Prato. Un ex monastero del Quattrocento di proprietà della Provincia, che lo ha dato in comodato d’uso per 6 anni (rinnovabili) alla “Vannucci”, che ne gestirà anche la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Ma soprattutto, un luogo che è tornato ad animarsi di giovani, tra cui i tanti ragazzi orientali che frequentano i corsi di design.

Un ampliamento che si è reso necessario per l’aumento del numero di iscritti registrato negli ultimi anni – ha sottolineato il presidente della Fondazione dell’Accademia, Mario Rampini – che ha determinato la conseguente necessità di individuare nuovi spazi utili per le attività didattiche”. Rampini si è detto soddisfatto per il Polo Santa Chiara, destinato ai corsi afferenti alle scuole di Design e Scenografia. “In particolare, in questa nuova sede – ha spiegato – il Design potrà articolarsi in ‘Progettazione Artistica per l’impresa’ – con la novità del biennio specialistico in ‘Brand Design’ – e ‘Fashion design’, capaci di dare opportunità occupazionali. Il nostro intento è quello di andare incontro anche alle esigenze del mondo economico, a partire dal nostro territorio in cui sono rappresentate delle vere eccellenze. All’interno del Polo Santa Chiara sarà ospitato anche il laboratorio di stampa tridimensionale AbaFabLab e l’archivio librario della Provincia. La sede centrale potrà ampliare e razionalizzare gli spazi delle aule e dei laboratori delle Scuole di Pittura e di Scultura. Scuole, queste ultime, che confermano il trend positivo degli ultimi anni registrando numerose iscrizioni”.

Un nuovo passo per l’Accademia, in un momento importante della sua storia, con l’iter per la statalizzazione in corso. Il 30 ottobre si è infatti tenuto un secondo incontro presso il Miur (il primo si è tenuto lo scorso 15 ottobre) con il direttore generale, il dottor Daniele Livon, i rappresentanti del Mef, dell’Anci, dell’Upi e degli Istituti musicali pareggiati, in cui è stato definito il contenuto dei decreti di statalizzazione che dovranno essere sottoscritti a breve dal ministro dell’Istruzione e dal ministro dell’Economia.

Il direttore Paolo Belardi, in occasione dell’inaugurazione del Polo, ha fatto un bilancio della progettualità riversata sull’Accademia: “Uno degli obiettivi dichiarati della mia direzione – ha evidenziato – è stata l’apertura dell’Accademia verso la città. Un’apertura tanto immateriale (ovvero culturale e forse anche sentimentale) quanto materiale: prima con gli spazi della Temporary Academy lungo via dei Priori, poi con l’Abafablab all’interno del terminal del minimetro di Pian di Massiano e ora con il Polo Santa Chiara, che restituisce alla vita quotidiana una componente fondamentale del quartiere di Porta Santa Susanna”.

L’apertura del Polo Santa Chiara è stato uno degli ultimi atti da presidente della Provincia di Perugia per Nando Mismetti :“In questi quattro anni, nonostante le problematiche, abbiamo cercato di mettere a disposizione delle nostre comunità l’immenso patrimonio della Provincia“. Tra cui questo luogo,  valorizzato dall’attività di formazione dell’Accademia, di cui la Provincia è socio fondatore.  Un plauso per il grande lavoro portato avanti in questi anni dalla presidenza Rampini è stato fatto sia dal presidente del Consiglio comunale di Perugia, Leonardo Varasano (“L’ampliamento è conferma del fatto che cresce l’Accademia, ossia uno dei più importanti istituti di alta cultura della città e la riqualificazione di questo immobile ha consentito di riaprire uno dei luoghi civico-religiosi più significativi della città”) e dall’assessore regionale Antonio Bartolini (“Ha risollevato egregiamente le sorti di questa Accademia, con la grande puntualità professionale che lo contraddistingue, e di concerto con tutte le Istituzioni”).

Un altro traguardo raggiunto per l’Accademia, grazie anche alla lungimiranza del direttore amministrativo Domenico Ferrera, che ha saputo cogliere la capacità di progettazione didattico-scientifica del direttore Belardi.