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ABUSO D'UFFICIO PER FESTA DI CAPODANNO, GUP PROSCIOGLIE GIUNTA COMUNALE

Il giudice Falfari ha deciso poco fa sul proscioglimento della giunta e del segretario comunale in merito alla festa di Capodanno 2007 che aveva provocato numerose polemiche, seguite da un esposto anonimo. L'accusa per gli amministratori era quella di abuso di ufficio, ma il sindaco, segretario ed assessori (tranne Canali e Troiani che erano assenti nella riunione di giunta al centro della vicenda) sono stati prosciolti dal Gup perché il fatto non sussiste.

Dopo l'archiviazione del caso da parte della Corte dei Conti lo scorso 15 novembre, oggi, al termine dell'udienza preliminare tenuta a Spoleto di fronte al giudice Fabio Massimo Falfari, gli amministratori del Comune di Norcia sono stati assolti con formula piena anche rispettivamente all'imputazione di abuso d'ufficio. Nel corso della discussione, gli avvocati Di Curzio e Finocchi (in difesa del sindaco Alemanno), di Rampini e Libori (per Arpinelli), di Baccarelli (per Fraschetti), di Benedetti Valentini (per Altavilla), di Feliziani (per Sensi) e di Marcucci (per Ruggieri) sono riusciti a dimostrare l'iter logico e giuridico della scelta compiuta dagli amministratori ‘sotto accusa' per l'affitto della discoteca di proprietà di un congiunto di un assessore.

Di fatto, non sono stati trovati i presupposti dell'ingiusto arricchimento da parte del proprietario del locale in questione, l'unico della città con i requisiti idonei per una manifestazione che è stata da supporto anche alla “Marcia per la Pace”. Alla base della sentenza anche il principio di economicità seguito dalla giunta che invece di noleggiare, come eppure era stato ipotizzato, una tendostruttura da allestire in piazza al costo superiore ai 10mila euro, ha preferito investire meno di un terzo in un locale decisamente più confortevole e sicuro. Per queste motivazioni, al termine della Camera di Consiglio, in base all'articolo 425 del codice di procedura penale, il Giudice ha disposto “il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”.

“Eravamo sicuri – commenta a caldo il sindaco Nicola Alemanno – della trasparenza, della correttezza e dell'imparzialità delle nostre azioni amministrative ma questa sentenza, che arriva come un regalo proprio a ridosso del Natale, restituisce a tutti la dovuta serenità per continuare a lavorare nell'esclusivo interesse della nostra città”.