Comune di Città di Castello e associazioni di categoria contro l’abusivismo e il sommerso nel settore extralberghiero: ora c’è una strategia per garantire la giusta concorrenza su un segmento fondamentale dell’offerta turistica ma interessato da una imponente deregulation, che toglie a istituzioni e associazioni gli strumenti di monitoraggio delle presenze e il controllo sulle attività.
A margine del recente incontro tra il sindaco Luciano Bacchetta, l’assessore tifernate al Turismo e Commercio Riccardo Carletti e i rappresentanti di Federalberghi Confcommercio Rolando Fioriti, responsabile di settore, Giacomo Giorgi responsabile territoriale, Enrico Valentini del settore Turismo, una nota congiunta ribadisce “l’impegno comune perché tutti gli operatori seguano le regole, garantendo un mercato turistico equilibrato e capace di dare uguali opportunità a tutte le tipologie di accoglienza. Alberghiero ed extralberghiero devono trovare un modus vivendi anche senza ricorrere a pratiche elusive o illegali, garantendo un’offerta turistica seria e trasparente in un comparto che è molto cresciuto negli ultimi anni e che ha un grande potenziale economico ancora da sviluppare”.
Su questo punto Comune e Federalberghi sono d’accordo: “Attiveremo tutti gli strumenti disponibili nelle rispettive competenze per una ricognizione generale sull’attuale assetto, avvalendoci anche dell’ausilio delle forze dell’ordine, in modo da prevenire episodi di sommerso o di abusivismo, che non fanno bene né al turismo né all’economia”.
“Come Amministrazione – ha aggiunto Carletti – da anni stiamo perseguendo una politica di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, che faccia di Città di Castello una meta compiutamente turistica e crei valore aggiunto nel terziario. Ci sono ancora dei passi importanti da compiere per cogliere questo obiettivo strategico, capace di creare posti di lavoro e un aumento dei redditi, superiore a quello ingenerato da comportamenti borderline o sanzionabili. Sappiamo che fare impresa oggi non è mai facile: alle difficoltà di mercato in Italia si aggiungono carichi tributari e burocratici spesso troppo onerosi. Anche per questo stiamo valutando l’introduzione di contributi e di una fiscalità più vantaggiosa a beneficio degli imprenditori del settore, perché in prospettiva la città avrà bisogno di capienza maggiore e di standard complessivamente più elevati”.
“C’è posto per tutti – concludono amministratori e rappresentanti di Federalberghi – ma nella trasparenza e nella legalità, soprattutto in relazione a forme emergenti di accoglienza, spesso ibride e poco normate, che tuttavia rispondono ad una domanda che le strutture tradizionali non possono soddisfare. La lotta all’abusivismo e al sommerso avvantaggerà ogni operatore e la competitività generale del territorio”.