Cronaca

Abusi sessuali in caserma, condannato l’ex carabiniere di Gualdo Tadino

Quattro anni e quattro mesi di reclusione. E’ questa la condanna che il giudice Carla Giangamboni ha inflitto all’ex brigadiere di Gualdo Tadino, Stefano Tittarelli, per violenza sessuale e adescamento di minorenni. L’ormai ex carabiniere, prima sospeso e poi congedato dall’Arma, era stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nel febbraio del 2016 dopo che una minorenne lo aveva denunciato raccontando che quell’uomo, priore di uno dei rioni di Gualdo, aveva cercato con insistenza di farle fare delle foto svestita.

L’uomo in divisa le aveva detto che conosceva dei personaggi nel mondo della moda e che avrebbe potuto aiutarla. I suoi colleghi iniziarono quindi ad indagare e nei suoi computer trovarono dei video hard che il militare aveva girato sia con una ragazza che è risultata portatrice di una minorazione psichica che con una prostituta all’interno della caserma di Sigillo presso cui prestava servizio.

Per l’episodio riguardante la prostituta, dopo la riqualificazione del fatto da concussione ad induzione indebita, l’uomo è stato assolto. Il giudice lo ha però condannato al pagamento di una provvisionale di dieci mila euro da pagare alle altre due parti civili che si erano costituite nell’ambito del processo con rito abbreviato al termine del quale il pm Michele Adragna aveva chiesto una condanna a quattro anni e otto mesi di reclusione.

L’imputato si è sempre difeso dicendo che entrambe le donne, sia la prostituta che la giovane con problemi psichici, erano consenzienti. Di diverso avviso però era stato il gip che aveva sostenuto come il militare avesse “piena consapevolezza della condizione di palese inferiorità/manipolabilità/suggestionabilità della ragazza”. L’avvocato Nicola Di Mario che lo difendeva ha già annunciato il ricorso in appello.