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Abi ha scelto: banche aperte, ma solo per operazioni urgenti | Ecco quali

L’Abi (Associazione bancaria italiana) ha scelto: le banche restano aperte, anche nei giorni dell’emergenza Coronavirus. Il Comitato esecutivo ha valutato il protocollo sottoscritto con i sindacati di categoria per garantire la sicurezza nelle filiali. Ed anche la richiesta dei sindacati di uno stop di due settimane degli sportelli. Ma su quest’ultima richiesta la risposta è stata negativa.

Le condizioni

In aggiunta ai singoli piani per la riduzione dell’operatività degli sportelli fisici, le banche “si impegnano ad adottare tutte le misure idonne a limitare l’accesso alle filiali da parte della clientela ai soli casi delle operazioni urgenti non realizzabili attraverso i canali remoti e gli sportelli automatici”.

Le banche concedono una “ulteriore drasticariduzione del personale in filiale. Ma in cambio chiedono al personale al lavoro di “assicurare alla clientela l’erogazione dei servizi essenziali che non possono essere soddisfatti attraverso i canali remoti e gli sportelli automatici“.

Quando è possibile e quando è reato

Quelle operazioni essenziali che in effetti sono già contemplate dal decreto “Io resto a Casa” del Governo. Che consente di uscire di casa solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per il ritorno a casa e per stato di necessità. In quest’ultima voce possono rientrare alcuni dei servizi richiesti allo sportello di banca, per chi non ha il bancomat o l’home banking.

Per questo, è possibile andare in banca per prelevare contanti o cambiare un assegno, se serve liquidità per acquistare generi di prima necessità. Ma risulta addirittura un reato, in base al decreto, recarsi in banca per pagare una bolletta la cui scadenza non è immediata.

Questo il vademecum, stilato da Intesa Sanpaolo, delle operazioni possibili in filiale per chi non ha il bancomat o l’accesso da remoto ai servizi:

  • Cambio assegni
  • Emissione Assegni Circolari
  • Valuta Estera
  • Pagamento Rate Prestiti (se non domiciliate)
  • Rimborsi Anticipati (prestiti, mutui)
  • Pagamenti affitti convenzionati
  • Cambiali/Effetti
  • Prelievi (se non disponibile ATM all’esterno della filiale)
  • Versamenti (se non disponibile MTA esterno alla filiale)
  • Richiesta carnet di assegni (richiedibile anche on line con contratto multicanale)
  • Richiesta carta bancomat (richiedibile anche on line con contratto multicanale)
  • Erogazione vincite
  • Cassette di sicurezza
  • Pagamento pensioni per contanti

I sindacati si appellano a Conte: chiusura per 2 settimane

I sindacati dei bancari però non ci stanno a si appellano al premier Conte, al quale chiedono di chiudere gli sportelli per 15 giorni, per evitare che le banche diventino luoghi di contagio per il coronavirus.

Lo hanno fatto in una lettera con cui rinnovano la richiesta già respinta dall’Abi.

Ad oggi la situazione in tutte le agenzie bancarie risulta di assoluta emergenza, non solo per il numero di contagi che via via riscontriamo fra le lavoratrici e lavoratori, ma per l’afflusso continuo di clientela che giornalmente le agenzie si trovano a dover gestire” sostengono i segretari generali Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin, Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Giuliano Calcagni, Massimo Masi e Emilio Contrasto.