Via ai lavori di ricostruzione di uno dei luoghi simbolo della distruzione del terremoto del 2016 in Valnerina: l’abbazia di Sant’Eutizio a Preci.
Sono stati infatti aggiudicati i lavori per il recupero della chiesa, che rientrano nell’ordinanza speciale n. 10 del 15 luglio 2021 del Commissario straordinario del Governo alla ricostruzione.
Un importante segnale di ripartenza per il territorio che viene reso noto dall’Archidiocesi di Spoleto – Norcia. Grande la gioia, infatti, dell’arcivescovo Renato Boccardo. Anche se nell’area dell’abbazia di Sant’Eutizio ci sarà poi da intervenire pure sul monastero, la rupe ed il campanile.
Alla gara per la ricostruzione della chiesa sono state invitate 10 imprese. Il 28 giugno 2022, presso i locali della Curia arcivescovile di Spoleto, sono state aperte le offerte pervenute: è risultato aggiudicatario il raggruppamento temporaneo d’Impresa (Rti) tra la C.E.S.A. di Falcini Enzo S.r.l. con sede a Città di Castello (PG), in qualità di capogruppo mandataria, e la Tecnostrade S.r.l. con sede a Perugia, in qualità di mandante. I lavori dovrebbero partire entro 45 giorni.
L’importo complessivo dei lavori a base d’appalto è 5.321.277,77 euro, di cui: 1.126.387,47 euro per la sicurezza e 4.194.890 euro per i lavori. Il Responsabile Tecnico della Procedura è il Comm. Geom. Raoul Paggetta. Il progetto del recupero della chiesa abbaziale di S. Eutizio è stato redatto dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti che vede come mandatario lo Studio Associato di Ingegneria Capaldini di Bastardo di Giano dell’Umbria e come mandanti:
«Questa importante notizia – commenta mons. Renato Boccardo – è un’iniezione di fiducia e di speranza per tutti. Ringrazio il Commissario Legnini e la sua struttura, gli uffici regionali alla ricostruzione, tutti i progettisti, le imprese che hanno preso parte alla gara, gli uffici tecnici della Diocesi. Tutti sono stati fondamentali per giungere a questo atteso traguardo. Come ho avuto modo di ripetere più volte, l’Abbazia di Sant’Eutizio è un luogo importante sotto il profilo storico e artistico, ma soprattutto spirituale. Secondo la tradizione, infatti, è qui che il giovane Benedetto si è formato grazie ai monaci che vi dimoravano ed è da questa esperienza che poi ha tratto ispirazione per la redazione della sua Regola. Una ricostruzione quindi che si carica di simboli e di significati».
In fase di approvazione i lavori al resto del complesso abbaziale: monastero, rupe e campanile. La chiesa abbaziale di Sant’Eutizio verrà recuperata dal punto di vista statico e funzionale. L’intervento si configura come una delle tre parti del più ampio progetto di recupero dell’intero complesso monumentale di Sant’Eutizio in Preci, che comprende anche il monastero e la rupe con il sovrastante campanile: il progetto per queste due ultime parti è in fase di approvazione da parte delle autorità competenti. Il recupero della chiesa, però, si configura come primo atto essenziale per restituire alla comunità lo splendido complesso di Sant’Eutizio.
Alla chiesa verranno eseguiti interventi di carattere architettonico: recupero di tutte le finiture, restauro degli elementi di pregio recuperati dopo il crollo, ricostruzione della copertura, ricostruiti fedelmente gli elementi architettonici della facciata, i pavimenti verranno realizzati mantenendo l’attuale disegno e riutilizzando le piastrelle di cotto e le lastre di pietra rimosse, gli infissi per quanto possibile verranno conservarti. Poi, saranno eseguiti anche interventi di carattere strutturale: bonifica fondale interna ed esterna, ricostruzione delle murature crollate o pericolanti, rinforzo delle murature residuali lesionate e non, rinforzo degli orizzontamenti intermedi voltati della cripta e del sovrastante presbiterio, ripristino delle strutture dell’area di ingresso principale e della sovrastante sacrestia.
Sul sito della Diocesi di Spoleto – Norcia è pubblica la relazione generale sull’abbazia di Sant’Eutizio con tutti i dettagli del restauro.