Terni

Abbattimento liste d’attesa, Usl Umbria 2 si muove su due fronti

Doppio accordo per l’Usl Umbria 2 per abbattere le liste d’attesa: da una parte quella con il personale, dall’altra con gli istituti privati.

Sul primo fronte, nei giorni scorsi si è concluso, con la firma dell’accordo tra la direzione Asl e le organizzazioni sindacali del personale del comparto sanitario, l’iter per la definizione delle regole per la partecipazione del personale aziendale alle attività in orario aggiuntivo funzionali all’incremento di attività per l’abbattimento delle liste di attesa nell’ambito delle prestazioni diagnostiche ed assistenziali a favore dei cittadini della Usl Umbria 2.

Per questo, la direzione aziendale ringrazia le organizzazioni sindacali per la disponibilità e collaborazione dimostrata che ha portato in tempi brevi alla conclusione dell’accordo: tassello importante per poter garantire con il personale interno una programmazione di attività tendente a migliorare quantitativamente e qualitativamente i servizi ai cittadini.

Sul fronte invece degli istituti privati, è stato raggiunto un accordo sempre tendente all’abbattimento delle liste d’attesa. Per questo verrà pubblicato sul sito dell’Azienda Usl Umbria 2, nella Sezione Bandi e Concorsi, un avviso di manifestazione di interesse rivolta all’individuazione di soggetti accreditati con i quali sottoscrivere accordi contrattuali per l’acquisizione di prestazioni di diagnostica strumentale a partire dal 1 settembre 2019 (endoscopia digestiva, diagnostica cardiologica, diagnostica vascolare, diagnostica per immagini: TC, RMN, RX tradizionale, Esami Ecografici, Elettromiografie) per gli ambiti territoriali dei Distretti della Usl Umbria 2 con scadenza fissata per l’ultima settimana del corrente mese di agosto.

Con la manifestazione di interesse, indetta nel rispetto dei principi di imparzialità, economicità, efficacia, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, libera concorrenza, si darà la possibilità a tutte le strutture private in esercizio, ubicate nel territorio aziendale e in possesso di autorizzazione e accreditamento, di poter accedere all’erogazione delle prestazioni garantendo la possibilità di soddisfare il bisogno dei cittadini nel territorio di residenza o in quelli più vicini.

Tale manifestazione è appunto il frutto di un tavolo tecnico (tra Azienda e Rappresentanti degli Istituti) che ha concluso i lavori avviati il 30/07/2019 definendo i criteri per la manifestazione di interesse, a garanzia dei principi di trasparenza e concorrenza nonché di valutazione comparativa poi inseriti nell’Avviso.

La sinergia pubblico-privato prevede che verranno riservate all’Asl le visite e i percorsi successivi mentre dal privato saranno acquistate parte delle prestazioni diagnostiche che ad oggi hanno tempi di attesa più critici, al fine di garantire a tutti i pazienti nei tempi previsti dai Piani Nazionale, Regionale e dal Programma Attuativo aziendale, prestazioni di qualità elevata.

Con la manifestazione di interesse in pubblicazione sarà chiesto al privato di erogare prestazioni diagnostiche con strumentazioni, percorsi e professionisti sovrapponibili a quelli aziendali, e a tal fine è stato individuato un Gruppo di Audit per l’effettuazione di verifiche ispettive presso tutte le strutture già in convenzione e presso quelle che invieranno domanda ai fini dell’accertamento del mantenimento dei requisiti richiesti con un’attenzione agli elementi qualitativi  oltre che dell’accreditamento.

Il Commissario Straordinario Dott. Braganti precisa che “Tale iniziativa di integrazione con il privato accreditato e convenzionato si inserisce nell’azione generale di abbattimento liste di attesa con la finalità, anche di garantire preferibilmente nel territorio di residenza dell’assistito l’erogazione della prestazione, evitando il più possibile spostamenti dal proprio domicilio, non tralasciando comunque il principio della libera scelta del cittadino. La sanità privata deve essere integrativa e sinergica del pubblico, evitando inutili concorrenze, con l’obiettivo di indirizzare le risorse sempre più scarse per incrementare il livello quali-quantitativo delle prestazioni in favore dei cittadini dell’Azienda Sanitaria, garantendo un livello di qualità analogo a quelle rese dai professionisti dell’Azienda”.