Ruota intorno alla figura dell'architetto Giuseppe Piermarini (Foligno 1734 – 1808), padre del Teatro alla Scala di Milano e di molte altre opere d'arte, l'undicesima edizione della Mostra del ricamo e del tessuto in programma a Valtopina (Umbria) dal 4 al 6 settembre 2009. Tra le altre novità, la Sardegna è la regione ospite di quest'edizione e tra le presenze internazionali la francese Claudette Buovot, esperta di tombolo e creatrice delle nuove tecniche del merletto policromo; Sandra Bizzaro, che da molti anni vive in Africa dove dirige un villaggio turistico a Makokola, in Malawi, e che ha promosso un laboratorio tessile dove lavoro le donne del luogo. I loro ricami ispirati all'arte e alla tradizione africana sono ormai famosi in varie parti del mondo. Filo ed emancipazione passano dal laboratorio e costituiscono un reddito sicuro per una popolazione tra le più povere del continente africano.
I “Percorsi del filo” che dalla sede centrale della mostra si snodano attraverso la cittadina di Valtopina, ospitano materiale tessile che, ispirandosi alla tradizione, la reinterpreta con il gusto di oggi.
La Sala della Canonica ospiterà la mostra “Il merletto, il piacere e l'effimero” curata da Maria Bissacco, merlettaia e creativa di Trieste, le sale del Centro Giovani accoglieranno i tessuti di Graziella Guiodotti, esperta di tessitura a mano e di design. E poi “La stanza del filo” e la mostra di costumi d'epoca. Di grande interesse sarà la mostra modulare “Architettura e Filo”, omaggio all'architetto Giuseppe Piermarini (inaugurazione il 4 settembre, ore 11.30) con ricami di oggi ispirati ai disegni dell'imperial regio architetto – conservati nella Biblioteca Comunale di Foligno, città d'origine del progettista della Scala milanese – ed interpretati dalle ricamatrici della Scuola di ricamo di Valtopina e di altre scuole d'Italia. Le maestre merlettaie hanno realizzato con fili di vario genere elementi architettonici tridimensionali.
La mostra è completata dal Tessile del Settecento, con pezzi di proprietà di collezionisti ed antiquari: abiti maschili, corsetti da donna in tessuto pregiato, stoloni, merletti ad ago della migliore tradizione europea, copricolonne e stoffe da parato. In particolare le stoffe sono caratterizzate da un impianto decorativo modulare e da ricche policromie naturalistiche. Il decoro è un ampio distendersi di larghe volute di acanto o di vistose inflorescenze. Le stoffe da parato o tappezzerie usano il tessuto con funzione decorativa per rivestire pareti, ma anche sofà, sedie, divani e poggiapiedi in modo che la mobilia sembra mimetizzarsi con gli ambienti.
La mostra sarà documentata in un catalogo che è un vero libro d'arte e che si avvale del contributo di esperti nazionali di arte e storia del costume. Il Comitato scientifico della mostra ha curato oltre al catalogo, anche l'allestimento della mostra “Omaggio al Piermarini” con grande rigore. L'organizzazione è coordinata dalla presidente Maria Mancini.