La sala e il chiostro dell’ex convento francescano di santa Maria non sono riusciti a contenere le tante persone arrivate a Vallo di Nera, anche da fuori Umbria, per partecipare alla presentazione della rivista di arte, storia, cultura ‘Spoletium’, dedicata al patrimonio artistico della Valnerina.
Liana Di Marco e Giovanna Sapori, rispettivamente presidente e direttore dell’Accademia spoletina degli Ottusi – che ha realizzato il volume – hanno fatto gli onori di casa insieme al sindaco di Vallo di Nera, Agnese Benedetti.
Il numero speciale di ‘Spoletium’ in centocinquanta pagine a colori illustra un repertorio scelto di opere d’arte della Valnerina, del Nursino, del Casciano, del Vissano; opere che rappresentano un aspetto primario della storia del territorio e uno dei possibili motori della rinascita. Un vero catalogo contenente immagini, schede, contributi di tredici redattori, un dialogo-proposta dopo il terremoto del 2016.
La densità, la capillarità e la qualità di beni culturali che si trovano nella vallata del fiume Nera è, infatti, difficilmente riscontrabile in altre zone ed è una vera peculiarità. Ogni opera d’arte, per la maggior parte di matrice religiosa, deve la sua fattura non solo al culto e alla devozione delle popolazioni ma agli scambi culturali, commerciali, di lavoro che gli abitanti di questa porzione di terra umbra hanno intrapreso nelle varie epoche con altri luoghi, come la vicina Spoleto, le Marche, Firenze, Roma.
I dipinti, gli affreschi, le sculture, raccontano legami, mestieri stagionali, spostamenti e ritorni, utilizzo delle risorse, dimensioni cruciali della viabilità. Non è un caso che la Valnerina sia legata alla nascita del monachesimo occidentale, e che san Benedetto da Norcia si sia, verosimilmente, ispirato all’esperienza dei trecento monaci giunti dalla Siria nel V secolo a popolare gli anfratti del Monteluco e della Valnerina. E non è nemmeno un caso che la Valnerina, nonostante la difficile orografia, le avversità sismiche, i depauperamenti legati alla logica dei numeri, non sia mai stata completamente abbandonata, ma abbia sempre tentato di sollevare la testa e di rinascere valorizzando le sue tante risorse. Una terra di antichi mestieri da rivalutare per l’economia del futuro.
In occasione della presentazione della rivista, per più di due ore esponenti del mondo scientifico e dell’arte, dell’economia, delle associazioni di categoria, delle istituzioni, del giornalismo, hanno dato vita a un interessante dibattito trasformando l’ex convento di Vallo di Nera in un pensatoio, un genius loci, da dove la conoscenza, la consapevolezza, la riflessione e il confronto, con una metafora, si sposteranno nella piazza, per essere comunicati e trasformati in proposta.
La rivista ‘Spoletium’ edita dall’Accademia degli Ottusi, numero speciale del 2017-2018, è in vendita presso le librerie di Spoleto o nella sede dell’Associazione oppure contattando la segreteria all’indirizzo info@accademiadegliottusi.it.
In copertina, il volume reca un affresco della chiesa di Santa Scolastica a Norcia e nel retro il particolare di un pregevole mobile reliquario proveniente dall’Abbazia di Sant’Eutizio di Preci.